Tradizione e innovazione: alleati di qualità
La famiglia Provenza, nota nel settore per la produzione di olio extravergine di oliva nell’area della DOP Colline Salernitane nel Frantoio Torretta di proprietà, inizia nel 2012 a espandere la propria attività prima con l’apertura di un Bar dell’olio, uno spazio dedicato alla degustazione degli oli impiegati anche per la preparazione di cocktail e nel 2017 con l’acquisto di Borgo San Luca e la realizzazione di Tenuta degli Ulivi: 50 ettari di terreno sul quale sorge un vero e proprio hub culturale e turistico nel quale l’olio è il fulcro di un progetto di comunicazione e formazione che punta, tra l’altro, a diffondere la cultura dell’extra vergine di oliva favorendone il processo produttivo e la diffusione.
Costantemente all’avanguardia con le tecniche e le tecnologie, i Provenza sono consapevolmente orientati all’innovazione, come dichiara Maria Provenza: “Per fare un buon olio bisogna affidarsi alla tecnologia e paradossalmente questo non significa allontanarsi dalla tradizione. Fare buon olio vuol dire seguire la tradizione ma proiettarla verso l’innovazione. Le nuove attrezzature ci permettono di applicare, durante il processo, accortezze che ci consentono di estrarre olio ottimo, anzi migliore che col metodo tradizionale. Questo è importante, ma bisogna possedere molta sensibilità nell’adoperare le macchine. Noi siamo frantoiani, facciamo olio, e dobbiamo essere in grado di controllare l’intero processo a partire dalla coltivazione, con tecniche in campo adeguate, fino alla produzione attraverso strumenti e macchine idonee, un ciclo complesso e delicato”.
50 ettari coltivati, piante centenarie e altre più giovani. I nuovi metodi di coltivazione devono armonizzarsi con i tradizionali per raggiungere l’equilibrio necessario alla resa. “L’olivicoltura tradizionale, da sola, non si sostiene – afferma Maria Provenza – perché ha dei costi molto elevati. Si deve cercare di bilanciare con l’olivicoltura innovativa che consente di realizzare un ottimo prodotto ottimizzando la resa per ettaro e i costi di produzione. Una gestione oculata dell’oliveto favorisce la produzione”.
Dunque, il giusto equilibrio tra le tecniche di coltivazione e l’innovazione tecnologica è indispensabile per ottenere un prodotto qualitativamente ottimo e al tempo stesso una resa sostenibile anche economicamente.