L’analisi di un mercato profondamente cambiato nel corso degli ultimi 30 anni e un
progetto culturale che punta a riunire gli attori della filiera per uno scopo comune:
comunicare e diffondere la percezione della qualità dell’olio extravergine di oliva per tutelare il valore del lavoro, migliorare la qualità di vita del consumatore e difendere il made in Italy. Questi gli obiettivi principali di
Olio Officina Food Festival, presentati a Milano dal suo ideatore e patron
Luigi Caricato.
Dal 23 al 25 gennaio prossimi al palazzo delle Stelline di Milano si svolgerà la terza edizione il cui tema portante sarà
l’anima sociale dell’olio e del cibo; un progetto culturale in concomitanza con l’Anno dell’Agricoltura Familiare proclamato dall’ONU per il 2014. Ospite d’onore del Festival sarà quest’anno il COI, International Olive Council, che riunisce produttori, consumatori e operatori del settore. Molte le novità in programma, dal focus dedicato alle olive da tavola alla giornata dell’aceto balsamico di Modena Igp e Dop; dall’area cooking dove si susseguiranno dimostrazioni e workshop per imparare a usare l’olio in maniera innovativa in cucina – da non perdere le lezioni dello chef indiano
Shekar Reikhi che proporrà originali abbinamenti tra olio e arance - all’area bambini, perché l’educazione alimentare deve partire dai piccoli e quale alimento potrebbe, meglio dell’olio di oliva con le sue peculiarità di functional food, insegnare i valori di una dieta corretta?
Non mancheranno temi forti legati alla salute secondo un approccio sportivo o olistico: l’olio fa bene e aiuta a preservare il benessere fisico e psicologico, e vedremo come e perché. Ma si affronteranno anche argomenti legati al paesaggio, all’interpretazione artistica, all’etica dell’agricoltura, alla controversa legislazione in merito all’etichettatura, al futuro della diffusione nel mondo della cultura dell’olio. A proposito di quest’ultimo è stato citato l’esempio del recente avvio di un interessante progetto del Consorzio Extravergine di Qualità rivolto al mercato giapponese. L’olio EVO italiano scopre un nuovo concept e un nuovo marchio di garanzia per trasmettere il valore e l’identità del prodotto italiano.
La cucina avrà come sempre un ruolo chiave per insegnare i segreti di un corretto impiego dell’olio con l’aiuto di alcuni tra i migliori chef da
Aimo Moroni a
Matteo Scibilia, da
Giancarlo Perbellini a
Giuseppe Capano e molti altri, che aiuteranno il pubblico ad approfondire la conoscenza dell’olio e delle sue peculiarità per imparare a costruire le ricette e a definire le corrette modalità d’uso sfruttando così nel migliore dei modi le sue straordinarie doti.
Marina Caccialanza