L’olio Campania IGP
Dar vita ad un brand semplice e facilmente riconoscibile anche all’estero, al fine di armonizzare un comparto che necessita di una ulteriore spinta. È questa la motivazione alla base della nascita dell’IGP Campania, per cui le adesioni si sono aperte l’estate scorsa.
Tra le indicazioni del disciplinare, che riserva il riconoscimento agli oli evo prodotti in tutto il territorio campano, vi è l’elenco delle varietà consentite: Asprinia, Caiazzana, Carpellese, Frantoio, Leccino, Marinese, Minucciola, Nostrale, Ogliarola campana, Ortice, Ortolana, Pisciottana, Racioppella, Ravece, Rotondella, Salella, Sessana e Tonda. Altre varietà possono concorrere per un massimo del 15%.
Il logotipo, pensato proprio per ottenere un rimando immediato al territorio anche per gli stranieri, è costituito dalla stilizzazione del Vesuvio e del Golfo di Napoli con una goccia d’olio in eruzione.