Beatrice Pasina e Antonella Butticè
Prosegue la nostra carrellata di riflessioni e opinioni raccolte tra il pubblico professionale presente al Forum
Oltre i gesti- i testimoni del servizio di sala, organizzato da sala&cucina e l’associazione Le Soste.
Particolarmente interessante è stata la conversazione con
Antonella Butticè, direttrice di sala del
ristorante Il Moro (Monza), accompagnata da una giovanissima,
Beatrice Pasina, di appena 20 anni e già tre di esperienza in sala.
“L’ho portata con me - ci confida Antonella - perché è importante che ascolti anche lei questo bel concentrato di esperienze, che si stanno sviluppando in questo forum; non potranno che arricchirla un po’ di più”.
Colpisce di Beatrice il viso pulito e il sorriso aperto, di quelli che conquistano subito.
“Ha frequentato l’alberghiero - racconta Antonella - e ha iniziato da noi con uno stage: era timidissima. La caparbietà e la coerenza (a 17/18 anni anziché andare a ballare veniva a lavorare), ma anche il suo sorriso mi hanno convinto a investire su di lei, per cui l’ho letteralmente catapultata in sala”.
Conferma tutto Beatrice e aggiunge un pensiero sulla passione che le è scattata dentro: “A tavola mi piace portare e far scoprire quello che c’è dietro il piatto. Quando lo chef racconta il suo impegno mi fa emozionare talmente tanto da voler portare in tavola quell’emozione. Lui la trasmette a noi di sala e noi al cliente”
Annuisce Antonella, è una linea di pensiero che si è fatta comune e anche contagiosa dentro il Moro, proprio a partire dalla passione di lei e dei due fratelli.
Splendido il suo passaggio sui giorni no, che umanamente toccano a tutti: “bisogna ricrearsi un ambito, un luogo, una stanza dove poter staccare la spina. Ciò che non è problema del ristorante lasciatelo fuori, dico sempre ai miei ragazzi. E quando incalzano: e se c’è un problema al ristorante? Gli ricordo che non siamo soli, ci sono altri colleghi, per cui ci si da una mano. Qui sta il valore della brigata”.
E prosegue, “sento invece la mancanza di una rete fra noi di sala, per scambiare informazioni, condividere problematiche, anche solo un parere su un vino piuttosto che un altro. Una sorta di gruppo con cui interagire sia noi adulti che i ragazzi. Magari si ha paura di donare il proprio sapere ma la messa in atto del sapere è cosa differente”.
Altrettanto ci ha colpito l’entusiasmo di
Alfonso Bonvini, maitre di
Tokuyoshi (MI), già al momento di iscrizione al Forum, al solo pensiero che si potesse far luce su un “argomento fin troppo lasciato in secondo piano”.