Non solo pesce: secondo una ricerca medico - scientifica inglese, apparsa sull’American Journal of Clinical Nutrition, l’assunzione di omega-3 si può ottenere, con altrettanto successo, da prodotti vegetali e naturali.
Il campione dello studio, composto da 14.442 uomini e donne dai 39 ai 78 anni, è stato analizzato dallo studio Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition)del Dottor Welch. Successivamente, il dottore e la sua équipe hanno selezionato 4.092 soggetti, dove erano stati misurati livelli plasmatici dei PUFAs (acidi polinsaturi, cioè omega-3 e omega-6).
Lo studio ha mostrato come, a fronte di una minore introduzione di omega-3 attraverso la dieta tipica dei vegetariani/vegani, se paragonata a chi consuma pesce in quantità (con una percentuale che va dal 57% all’80% di differenza), i livelli di EPA (un acido grasso omega-3) e DHA, un carboidrato, sono risultati essere pressoché uguali nei due gruppi di campioni studiati.
Per molti vegetariani e vegani questa non è una vera novità: già da tempo conoscono le proprietà benefiche e le risorse nascoste di noci, semi di lino e olio di semi di lino, ma fino ad oggi nessuno li riteneva sostitutivi della dieta a base di pesce.
“Ci sarebbe dunque – spiegano i ricercatori – una ‘efficienza di conversione’ in acidi grassi omega-3 a lunga catena significativamente maggiore nei vegetariani/vegani rispetto a coloro che consumano pesce”.