Sulla tavola natalizia caviale di lumache e vino di giuggiole. Non sono cibi e bevande fantasiose ma sono solo alcuni dei prodotti originali presentati dai giovani della Coldiretti, presso la sede di Palazzo Rospigliosi a Roma. E ancora tra gli altri prodotti esposti in stand: mozzarella di pecora, latte Uht, ecofunghi fatti spuntare attraverso l’uso di fondi di caffè, miele con finalità curative.
Sull’inventiva puntano i giovani di Coldiretti che hanno dato vita al concorso “Oscar Green 2013” per premiare le idee creative in agricoltura per battere la crisi. 18 le migliori idee selezionate e presentate. Il messaggio è chiaro: la crisi fa sentire i suoi effetti, spinge molte imprese a chiudere ma c’è chi alle difficoltà resiste e si ingegna per arginarla e fronteggiarla.
Coldiretti ha posto in evidenza le nuove occupazioni in campagna che sono frutto di ingegno, fantasia e caparbietà di tanti coltivatori under 35, che hanno trovato un modo efficace per rispondere alla crisi, puntando sulla distintività nazionale.
Girando tra gli stand allestiti a Palazzo Rospigliosi parliamo con alcuni giovani creativi come i tre siciliani Davide Merlino, Michelangelo Sansone e Giuseppe Sansone. Sono i proprietari de “La Lumaca Madonita”, il più grande allevamento di molluschi a campo aperto d'Italia con sede a Campofelice di Roccella (in provincia di Palermo). Qui vengono prodotte circa 15 tonnellate di lumache all'anno. «Siamo gli unici a produrre caviale di lumaca in Italia. È un prodotto dal sapore unico e particolarissimo – ci dicono i tre giovani imprenditori - che anche chef stellati hanno avuto modo di assaggiare, rimanendone entusiasti».
Attraverso prodotti nuovi si recuperano anche sapori antichi che sono stati dimenticati e che i bambini di oggi non conoscono proprio. È il caso del dolce vino di giuggiole. Racconta Martina Buccolini, proprietaria dell’azienda Si. Gi. a Macerata (Oscar green nella categoria “Esportare il territorio”): «Il vino di giuggiole – ci spiega - è una nostra creazione, frutto di anni di studi e ricerche, avviati in primo luogo dal famoso detto. Le giuggiole sono state utilizzate per lo sciroppo per la tosse poi per cucinare il brodo vegetale. Ma ciò che più ci ha incuriosito è che hanno un’origine antichissima tanto che vengono citate all’interno dell’Odissea, nel passo in cui Ulisse afferma di essersi ubriacato nell’isola dei lotofagi proprio con il vino di giuggiole».
Un modo per uscire dalla crisi è, tra l’altro, puntare sulla multifunzionalità delle aziende. Un esempio è l’azienda a conduzione familiare di Delia Ravelli (Oscar Green categoria “Campagna Amica”), “Società agricola S. Biagio” a Santa Maria di La Morra (in provincia di Cuneo). «Qui si alleva un’ampia varietà di pesci d’acqua dolce – ci illustra Ravelli - che poi vengono trasformati, confezionati e venduti all’interno dell’azienda stessa. Azienda che è anche una fattoria didattica, aperta quindi all’insegnamento ai più piccoli». La crisi si sconfigge anche con l’acquacoltura didattica.
Come ha dichiarato Vittorio Sangiorgio, Delegato nazionale dei giovani Coldiretti: «Il futuro si prepara oggi soprattutto dando più peso e più spazio qualitativo alla nuova generazione, investendo sull’esuberanza dei giovani e sulla loro “naturale” apertura verso il nuovo e l’innovazione».
Oscar Green per la categoria “Ideando” è Angelina Muzzu che ricava dalla zucca una spugna da bagno, la luffa. Enrico Bettoni e Pietro Pierani invece conquistano l’Oscar Green nella categoria “In Filiera” per il latte Uht, di qualità. Nella categoria “Non solo agricoltura” l’ Oscar Green della Coldiretti è andato a Moira Donati per la sua linea di cosmetici con erbe tipiche. Menzione speciale per “Paese Amico” al Comune di Udine per gli orti urbani e all’Istituto Pira di Rosarno dove la scuola (con il suo laboratorio agricolo) rappresenta un riscatto alla mafia.
Monica Menna