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Osteria Canali, un luogo impregnato di storia

21/11/2022

Osteria Canali, un luogo impregnato di storia

Le pareti dell’Osteria Canali raccontano bene la sua storia, sono ricche di testimonianze, frasi, autografi. In diciotto (appassionati) anni da qui sono passati tanti scrittori, registi e personaggi del mondo della cultura. Forse perché, in questo piccolo locale da 35 coperti nel centro storico di Salerno, Sabrina Prisco ha seminato attenzione: alle persone, ai libri, al confronto, agli eventi e alla condivisione.

Sabrina PriscoSabrina Prisco

Non un ristorante canonico, ma un luogo in cui poter vivere una pluralità di esperienze. Una su tutte, ma non l’unica, il famoso pranzo di Babette che si tiene una volta l’anno. Difatti l’ostessa, grazie ad un’affiatata squadra, ha riproposto (e riproporrà ancora) il menù e l’atmosfera del capolavoro cinematografico.

Commistioni continue quelle vissute all’Osteria, luogo che ha ispirato anche lo scrittore Maurizio De Giovanni nella creazione delle ricette della governante del commissario Ricciardi. Ma qui la cucina quotidiana va dritta alle radici di Sabrina, cilentana di nascita.

Osteria Canali, un luogo impregnato di storia

Così, tra la visita di Erri De Luca e di Paolo Virzì, vanno in scena sostanzialmente i classici di una cucina contadina fatta di ingredienti semplici. Insieme a loro recitano i grandi prodotti di stagione, con le influenze dovute “al mondo che arriva in osteria”.

Potremmo definirla una cucina cilentana non integralista, dove entra – bussando - ciò che le botteghe dei dintorni offrono. Nata nel 2005 come ristoratrice, Sabrina Prisco ha scoperto solo strada facendo che questo sarebbe stato il mestiere della sua vita.

Osteria Canali, un luogo impregnato di storia

Lasciato il suo primo lavoro per potersi dedicare all’osteria, si ritrova sempre più anche in cucina a riproporre le ricette di sua madre. In effetti a conquistare è proprio l’aspetto casalingo delle due piccole sale, dove non mancano gli scaffali con le conserve, i ricordi sono appesi alle pareti e i libri pronti per essere consultati tra una portata e l’altra.
 

E i piatti hanno tutti una storia di resilienza, un fornitore amico che vive in un luogo del Cilento, il volto di chi preferisce fermarsi un momento a raccontarne il senso.


La parmigiana e la minestra strinta fanno capolino nel poker di antipasti, accompagnate dalle patate piccanti con il peperone crusco e la frittata di zucchine e caprino. Meritevole la zuppa di ceci e castagne, accompagnate da una manciata di cavati realizzati con farina di castagne, ma come non citare il primo piatto firmato dal professor Pasquale Persico: spaghetti con mandorle, pomodori secchi e colatura di alici. Docente di Economia Politica dell’UNISA per molti anni, è un instancabile animatore di territori attraverso progetti di sviluppo visionari.

Braciola al sugoBraciola al sugo

Non può mancare il baccalà alla salernitana, ma nemmeno la rituale braciola al sugo (ripiena di uva passa, pinoli, prezzemolo e Pecorino) o le alici del Golfo di Salerno servite in tortino, ripiene di ricotta di bufala e limone della Costa d’Amalfi.
 

Variegata, ma dedicata soprattutto al Cilento e alla Campania, l’offerta dei vini. Ed il menù continua così, tra la citazione di un personaggio che ha inciso in qualche modo nella vita dell’osteria e un prodotto, tra un luogo e un racconto. I dolci sono ricette delicate e antiche, sbucate fuori da un quaderno sgualcito.
 

L’Osteria Canali è sempre un ritorno a casa, anche quando si varca la sua soglia per la prima volta.




Antonella Petitti

 

Osteria Canali 

Via dei Canali 34 – Salerno
Aperto a pranzo solo la domenica
Chiuso la sera domenica e lunedì

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