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Osteria del Biliardo, Milano conserva le tradizioni

15/07/2013

Osteria del Biliardo, Milano conserva le tradizioni
Raggiungiamo Affori, periferia nord di Milano in ritardo sull'orario convenuto; nel messaggio, scambiato nel pomeriggio, nessun'altra indicazione a parte l'indirizzo, via Cialdini 107, se non un generico “è albanese”. Bene, mi son detto, non ho mai provato la cucina di quella nazione, son curioso.
Giunti all'indirizzo sulla strada, scorgiamo un'insegna dal sapore autarchico “Coop Sempre Uniti” solo dopo ci accorgiamo del nome del locale quasi un sottotitolo “Osteria del Biliardo” ed in effetti, buttando dentro l'occhio, la prima cosa che si nota per un buon 50% di superficie sono proprio 3 bellissimi biliardi, ma di cibo neppure l'ombra. Chiamiamo gli amici per sicurezza e ci sentiamo invitare ad entrare e ad attraversare l'affascinante esercizio, sbucando dall'altra parte in un grande cortile di palazzoni di periferia, in stile anni '60.

Con nostra grande sorpresa la cena, data la bella stagione, viene servita proprio lì, su di uno spiazzo rialzato, accanto alle biciclette dei residenti, al cospetto di qualche anziano che, al calar della sera, approfitta di un refolo d'aria per scambiare qualche chiacchiera da un balcone all'altro.

L'aria che si respira è quella delle tipiche case di ringhiera milanesi, in verità quando al gestore chiediamo se i condomini sono infastiditi, innanzitutto ci corregge abbassando la voce sornione e sottolineando che si tratta di una cooperativa e non di un semplice condominio, poi ci rassicura raccontandoci che ogni martedì molti anziani del caseggiato trascorrono proprio su questi tavoli l'ora dell'aperitivo.

Ah, la cucina, come avrete già capito non sarà albanese, è il padrone di casa che è albanese, si chiama Herion, anche se ha un accento misto di varie provenienze regionali, come quelle dei suoi ospiti che trascorrono qui le ore a giocare a biliardo, a carte e a offrirsi l'un l'altro bicchieri di buon vino.
D'altra parte, oltre alla simpatia naturale, alla maestria nell'accoglienza che non si riscontra così facilmente, ad attirare è una cucina semplice a prezzi onesti, come si conviene a luoghi come questi che una volta eravamo abituati ad identificare con i circoli Arci che, guarda caso, è da dove sono nate le Osterie di Slow Food.

Il menu è italiano con sfumature di diverse regioni, in questo periodo si trovano anche i bigoli in salsa, non proprio meneghini, ma si capisce che Herion è un appassionato e sa proporre prelibatezze gustose e in proporzioni adeguate, innaffiate, magari, da un selezionato prosecco naturale. Salumi e formaggi sono sempre presenti in buon assortimento e di ragguardevole qualità.

Insomma, Milano non è solo quella dei locali acclamati, della ricerca a tutti i costi della novità, dell'inseguimento di mode che, per definizione, sono passeggere e spesso durano il breve volgere di una stagione, non lasciando nulla dietro di sé, se non addirittura qualche strascico finanziario difficile da digerire. Milano può ancora indicare che la strada della buona cucina può passare anche da un'offerta onesta, competitiva, che ci permette di uscire a cena quella volta in più che serve a tutti noi per recuperare la dimensione della realtà, di ritrovare il tempo e lo spazio per condividere un momento importante, forse il più importante della giornata, come il pasto.

www.osteriadelbiliardo.com

Aldo Palaoro
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