L’edizione 2020 presenta ben 1656 osterie recensite ad opera di 300 collaboratori: 184 in più rispetto allo scorso anno. 268 sono i locali a cui è stata assegnata la Chiocciola “che sono quelli più vicini a noi nell’interpretazione dell’osteria” (M.Bolasco) e 399 quelli che hanno meritato la Bottiglia per l’offerta enoica.
Qualcuno si è distinto più di altri, meritando un premio speciale. La migliore interpretazione regionale è andata all’Antica Trattoria di Pietro di Melito Irpino (AV); il miglior giovane è stato assegnato a Stefano Sorci de L’oste dispensa di Orbetello (GR); la miglior dispensa alla Pecora Nera di Albi (CS); la miglior novità alla Trattoria popolare l’avvolgibile di Roma. E infine un doppio risultato per le Premiate Trattorie italiane: la miglior carta dei vini è per Visconti di Ambivere (BG) e il miglior oste d’Italia va all’intera straordinaria famiglia Circella de La Brinca di Ne (GE).
C’è un forte rinnovamento nella nuova edizione della guida, che passa attraverso un formato più ridotto e agevole per il viaggio, una fruibilità prioritaria delle informazioni più importanti, la premura di segnalare i locali vicino a caselli autostradali e stazioni ferroviarie e altro ancora.
Dal 1 ottobre sarà disponibile l’app, ancora più funzionale a chi è sempre in movimento.
Molte belle pennellate hanno tratteggiato la dimensione delle osterie, nel corso della presentazione della guida, come luoghi “in cui c’è sempre posto”, “dove si respira una bella aria”, “dove c’è la felicità del quotidiano (ogni giorno è così, non si aspettano clienti speciali)”, “dove si va anche un’ora prima e ci si ferma nel dehors a chiacchierare di tutto”. Sono i nostri bisogni che trovano rassicurazione, oggi più che mai.
Lo sanno bene Eugenio Signoroni e Marco Bolasco, che quest’anno si sono superati. Non solo abbiamo apprezzato ma gustato i passaggi di una storia che meritava di essere raccontata tutta, per intero.
Simona Vitali