Ecco i consigli per un buon 2011. Tutti i media ci parlano di crisi e del 35% di italiani che non arrivano alla fine del mese. Un’Italia in miseria, disperata e senza guida. Se fosse vero quello che dicono, molti operatori turistici si dovrebbero buttare sotto un treno. Allora, attenzione alla propaganda, ai giornalisti menagrami, agli scenari che i sondaggisti d’opinione somministrano ogni giorno alla TV. I sondaggi sono spesso inventati perchè la gente non risponde al telefono e quando risponde dice le bugie. Gli italiani maledicono le interviste telefoniche all’ora di cena. E se pensate di essere gente comune vi segnalo che la gente comune è un’invenzione giornalistica. Non esiste e se esistesse mentirebbe scocciata perchè non ne può più di sondaggisti e call center che li interrogano. Sintesi. Non è dato sapere cosa farà la gente questa estate, se andrà in vacanza, se avrà abbastanza soldi per scegliere montagna,mare o pizzeria. Ma voi siete curiosi. Volete sapere le cose in anticipo. Per accontentarvi, da vecchio esperto del settore, vi risparmio i sondaggi e azzardo una previsione: gli italiani non staranno a casa neanche se li legano.
Da tutte le ricerche realizzate in Europa emerge infatti che il 2011 sarà molto simile al 2010. Niente suicidi di massa e saccheggi ai supermercati. Appena arriveranno l’estate e il caldo gli europei si metteranno in movimento. Per cominciare c’è un ottimo ponte dal 1 al 5 giugno (con un giorno di ferie ne faccio 5). Da quel momento inizierà l’esodo. Forse vedremo una leggera contrazione nella durata dei soggiorni, ma chi ha sempre fatto vacanze le farà anche nel 2011. Gli europei spendono già più di quello che guadagnano e non faranno passi indietro, neanche se la benzina dovesse costare più del Chianti. Agli operatori turistici consiglio di considerare che dopo tre anni di recessione, di crisi, di difficoltà e di sfiducia nessuno può prevedere e neppure interpretare i fenomeni sociali, le mode, le reazioni e le scelte italiane in fatto di vacanze. Dopo 36 mesi di slogan controversi (positivi da un lato e negativi dall’altro) preferisco darvi una buona notizia: gli italiani - parola dell’Istituto Nazionale di Statistica - unici in Europa hanno risparmi per 900 miliardi di euro, una cifra pari a due volte il bilancio annuale dello Stato. Novecento miliardi di risparmi distribuiti tra 40 milioni di connazionali consentono a molti una vacanza al mare come nel 2010. In ferie vedremo anche precari, cassaintegrati, disoccupati e bamboccioni; forse saranno meno dell’anno scorso, ma il pareggio dei conti è garantito. Sì, perchè i prezzi sono stati ritoccati verso l’alto per garantire una qualità dell’ospitalità e della ristorazione almeno simile a quella che i turisti ottengono a casa propria. Basta low cost.
Finale: tappatevi le orecchie se i telegiornali annunciano un’estate nera. Non abbassate i prezzi neppure se nevica in agosto, accogliete i turisti sorridendo e non fidatevi dei dati del turismo, perché la metà dell'Italia non è statisticamente coperta.