Otto grandi chef saranno gli ambasciatori della cucina italiana a
Expo 2015.
Ugo Alciati, Enrico Bertolini, Davide Oldani, Cesare Battisti, Ernst Knam, Moreno Cedroni, Carlo Cracco e Pietro Leemann si faranno portavoce del tema dell’esposizione universale a fianco di illustri personaggi – scrittori, sportivi, filosofi, creativi, attori, architetti e musicisti – che in più di 70 finora hanno aderito.
Sono i protagonisti del
progetto Ambassador di Expo Milano 2015, una rete internazionale di opinion leader impegnati a veicolare il
messaggio e i valori dell’esposizione: nutrire il pianeta, energia per la vita.
Nessuno meglio dei cuochi potrebbe comunicare questi valori interpretando in cucina la tematica dell’alimentazione come fonte e sostentamento della vita.
In occasione della presentazione del progetto alcuni di loro hanno espresso la propria opinione e comunicato il loro ingrediente simbolo, quello con il quale si metteranno in gioco “alimentando” la riflessione sul tema.
Per Davide Oldani, è lo zafferano. “Con l’uso di questo ingrediente prezioso e emblematico della cucina milanese voglio sostenere il rispetto per la terra e per i piccoli produttori che con impegno e fatica mantengono la coltivazione di questo difficile prodotto – ha spiegato
Oldani – affinché
Expo 2015 sia un’opportunità per i cuochi di dimostrare al mondo come le peculiarità dei prodotti italiani siano la rappresentazione di una diversità unica e ineguagliabile”.
Enrico Bertolini ha scelto la melanzana perché “È un alimento difficile, che non a tutti piace. Una sfida per dimostrare che un semplice prodotto della terra può diventare un grande piatto: la parmigiana di melanzane è il vero tripudio della golosità nell’unione della verdura col fritto, col pomodoro e il formaggio. Un piatto tutto italiano”.
Il latte come primo nutrimento della vita è l’ingrediente prediletto da
Ugo Alciati: “Le materie prime sono importanti e vanno rispettate, è da materie prime come il latte che tutto nasce, e gli chef devono infondere fiducia nei piccoli produttori, come l’allevamento di vacche bianche delle Langhe di cui utilizzo il latte”.
Non poteva mancare il riso perché, come ha espresso
Cesare Battisti: “
Il riso è il pane del mondo, indispensabile fonte di sostentamento per milioni di persone. Quale altro alimento potrebbe rappresentare la sostenibilità e il rispetto per il pianeta?”.
E siccome ci vuole anche dolcezza, è il
cacao l’alimento simbolo per il pasticcere
Ernst Knam che per
Expo 2015 ha ideato uno speciale cioccolatino declinato con zafferano e riso.
Sul sito di Expo 2015 è già possibile assistere alle interviste/testimonianze di questi specialissimi ambasciatori insieme a quelle dei colleghi
Moreno Cedroni, sostenitore dell’olio
extravergine d’oliva, di
Carlo Cracco che sceglie
l’uovo e
Pietro Leemann col
grano saraceno.
Momenti di testimonianza e spunti di riflessione che aggiungono valore e significato
all’esposizione universale di Milano ormai alle porte. Resta da capire se gli sforzi degli organizzatori e dei protagonisti saranno condivisi dai visitatori. Sarebbe bello assistere a una partecipazione più attiva da parte dei milanesi, per esempio, che passano distrattamente davanti a
Expo Gate; sarebbe bello sapere quanti di loro sono a conoscenza di queste iniziative e ne comprendono il significato. Troppo spesso Expo 2015 è stata teatro di polemiche sterili e negatività: è venuto il momento di pensare positivo, perché le buone premesse ci sono, facciamolo sapere a tutti.
Marina Caccialanza