Una novità per il panorama editoriale e culinario
Alzi la mano chi può affermare di aver gustato spesso (qualche volta?) le ostriche; chi ne conosce le caratteristiche, le varietà, i modi di consumarle, gli abbinamenti ideali in tavola. Alzi la mano chi ne sa apprezzare il gusto. Chi le ordina al ristorante.
Non molti vero? Forse soltanto un’élite di consumatori che ne hanno conosciuto i pregi viaggiando, specialmente in Francia. Perché è vero: se si pensa all’ostrica il pensiero va subito alla Francia, paese dove l’allevamento delle ostriche è particolarmente diffuso e il loro consumo abituale.
In Italia no. In Italia l’ostrica rimane un cibo per pochi eletti, considerato costoso e meno gradevole di altri molluschi più comuni. Ostriche e Champagne resta, nell’immaginario collettivo, un cibo un po’ snob, per occasioni speciali.
Ebbene è ora di cambiare orientamento e Elena Ravizza ci spiega perché.
Milanese, studi di comunicazione e marketing, poi la passione per il mare e l’azienda di famiglia – I.WAI Food - specializzata nel settore ittico, che dal 2013 coltiva e distribuisce, tra l’altro, una quarantina di varietà di ostriche provenienti da allevamenti in varie zone d’Italia. Una passione nata sul campo e sfociata in un progetto di divulgazione culturale.
“Grazie all’esperienza in azienda – racconta Elena Ravizza – ho avuto l’opportunità di conoscere l’ostrica in quanto entità, identità e gioiello impareggiabile, un prodotto che merita di essere apprezzato. Questo è il motivo principale che mi ha spinto a scrivere questo libro: l’ostrica, in Italia, esiste e fa parte della cultura culinaria, fin dall’epoca romana. Ha solo bisogno di essere spiegata al pubblico in modo che ne possa godere. La gente conosce un numero limitato di tipologie di ostrica ma esse compongono un panorama ampio, realtà incredibili, in tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione. Ogni allevamento è un mondo a parte, ogni ostrica è un’identità a sé: la mia mission è quella di diffondere la cultura dell’ostrica in Italia”.