La scuola di cucina Dolce&Salato mette in campo i Maestri della Pizza italiana per insegnare un’arte senza tempo.
È tra i principali simboli, se non il primo, del mangiare italiano nel mondo; ha origini che si perdono nelle antiche culture europee e asiatiche, ma la sua forma attuale risalirebbe ai primi del XIX secolo, in concomitanza della comparsa sulle tavole del pomodoro; la più famosa porta il nome della regina a cui tale Raffaele Esposito, nel 1889, cucinò una pasta piatta, tondeggiante, condita con mozzarella, basilico, olio e pomodoro spellato. Parliamo ovviamente di sua maestà la
Pizza: se la classica resta indiscutibilmente quella napoletana, oggi le varianti della ricetta sono pressoché infinite, a seconda dei territori ma anche della creatività del pizzaiolo. Ma la fantasia da sola non basta: occorre tecnica e cultura, dalla composizione degli alimenti al diritto, per imparare il mestiere.
E se ad insegnarlo sono i
Maestri della Pizza italiana, la professionalità è garantita:
la Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni, di Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio, ha organizzato infatti un corso di formazione con titolo europei, accreditati dalla Regione: a partire
da oggi 7 gennaio e fino all’8 marzo, pizzaioli emergenti e ragazzi alle prime armi impareranno l’arte della pizza da Grandi Maestri pizzaioli del calibro di
Marco Amoriello, Enzo Coccia, Gianfranco Iervolino, Ciro Salvo, Salvatore Salvo, Gino Sorbillo e Guglielmo Vuolo. Accanto a loro, esperti nazionali e tecnici di laboratorio: Rosella Celiento parlerà di diritto del lavoro, Piergiorgio Giorilli illustrerà tecniche di lievitazione, lievitati ed arte bianca, Marco Amoriello parlerà del gluten free per i celiaci, Massimo Di Mauro si dedicherà al sistema fiscale italiano, Zelinda Strabello spiegherà la base della scienza degli alimenti, Anna Provenzi parlerà di biologia e sicurezza alimentare, Giovanni Ruotolo definirà le basi dell’impasto a mano, stesura pizza e accensione forno, Alberto Marulli definirà le caratteristiche dell’olio e il suo utilizzo, Giustino Catalano parlerà di menu, Filippo Vaiano parlerà di forni, costruzione e legna per l’alimentazione.
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“Abbiamo scelto i grandi nomi della pizza in Campania – spiegano Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio – e gli esperti nazionali nel mondo scientifico, fiscale e dell’alimentazione per
il primo corso con titolo europeo sulla pizza, dove i corsisti con 400 ore in tre mesi potranno definire il loro futuro, con teoria e pratica, con la possibilità professionale di poter scegliere un giorno di essere imprenditori di se stessi. A conclusione di ogni master i nostri corsisti sono introdotti in modo diretto nel mondo del lavoro, con mesi di stage in pizzerie italiane, storiche e prestigiose”.
I risultati raggiunti dai corsisti del Master Professionale si potranno vedere nell’
evento finale, organizzato l’11 marzo con il Maestro Franco Pepe di Caiazzo.
Alessandra Locatelli