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Pasta World Championship, the winner is Giorgio Nava

16/06/2013

Pasta World Championship, the winner is Giorgio Nava
Nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15 giugno 2013 si è tenuta a Parma, presso Academia Barilla, la seconda edizione del Pasta World Championship. L'evento ebbe il suo debutto lo scorso anno con la sorprendente vittoria di Yoshi Yamada, un giapponese che ha vissuto molto in Italia, in particolare in Campania, che ha suscitato l'interesse della giuria con un piatto molto semplice ai frutti di mare.

L'Academia Barilla Pasta World Championship si è celebrato a Parma, durante il 3° Italian Cuisine in the World Forum promosso da itchefs-GVCI, curato da Rosario Scarpato, al quale hanno preso parte oltre 60 cuochi, ristoratori e manager di Ristoranti italiani provenienti da 30 paesi. Alla finale, dove ha fatto irruzione un irresistibile Piero Chiambretti, e' intervenuto Paolo Barilla, vice presidente del Gruppo, che ha consegnato i premi ai finalisti.

Quest'anno, dunque, ha vinto un italiano, trapiantato in Sud Africa, il milanese Giorgio Nava, che ha superato tutti, con una ricetta gustosissima: cavatelli con crema di broccoli e fiori d'origano.

Giorgio Nava, in finale, ha vinto la concorrenza di Vittorio Beltramelli, Nolita di Parigi, Walter Potenza, Potenza di Providence (USA) e Mario Caramella, InItaly di Singapore, presidente del GVCI.

Nava lasciò l'Italia a metà degli anni ‘90 e con una buona dose di coraggio scelse il Sud Africa, nazione che in quel periodo stava vivendo un cambio epocale che certamente non favoriva gli europei, eppure tenacemente aprì il suo primo ristorante dedicato alla carne a Città del Capo chiamato semplicemente “Carne”, il successo arrivò e con esso nuovi investimenti, tra i quali colpisce sempre che per assicurarsi una qualità costante alla carne offerta ai suoi clienti abbia pensato di avere una sua fattoria. Ciò che colpisce non è solo l'aver fatto questa lungimirante scelta, ma la misura della stessa dal momento che la tenuta ha una dimensione difficile da comprendere per noi italiani, ben 22.000 ettari.

Un professionista del quale noi italiani dobbiamo andare orgogliosi, un esempio che passione e determinazione possono portare a grandi risultati.

Complimenti Giorgio e arrivederci al prossimo anno per tutti coloro che vorranno sfidarti.

 

Aldo Palaoro

 
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