Giacomo non voleva fare il pasticcere, poi ha incontrato il cioccolato e la sua vita è cambiata.
Andrea aveva sempre saputo di avere un compito e l’ha eseguito a regola d’arte, col sostegno della famiglia.
Sono Andrea e Giacomo Besuschio, padre e figlio, oggi fianco a fianco alla guida della pasticceria storica di Abbiategrasso che, alla sesta generazione, si presenta rinnovata nella forma, coesa negli intenti e forte di un percorso lungo 173 anni da quel lontano 1845 quando Ambrogio Besuschio, “offellaro” originario della cittadina ma formato a Milano, apre i locali di piazza Marconi e inizia l’attività.
Quali sono i valori che vi ispirano ogni giorno?
Andrea: "Non dimentichiamo da dove veniamo e chi c’era prima di noi. È grazie a loro che siamo arrivati fin qui. Vogliamo trasmettere questo ai nostri figli: il rispetto per le persone che hanno fatto la storia della nostra pasticceria e dei clienti che incontriamo e si ricordano di noi".
Giacomo: "Mio nonno Attilio è stato una figura emblematica per la famiglia; l’umiltà era il suo tratto distintivo e mio padre mi ha insegnato così, ad essere umile e perseguire ogni scopo con determinazione, non perché è un dovere".
Continuare l’attività di famiglia è una scelta o un’opportunità?
Andrea: "Se oggi siamo qui è grazie all’impegno di chi ci ha preceduti. Dobbiamo alla loro oculatezza e capacità le risorse di cui possiamo disporre, in termini culturali ed economici. Il nostro compito è allo stesso tempo un’opportunità. Siamo una famiglia in tutti i sensi e il nostro staff ne fa parte: ci piace che ci sia continuità con i collaboratori. Il nostro dovere è fare bene per giustificare tutto ciò e continuare a crescere".
Giacomo: "Non volevo fare il pasticcere, vedevo il lavoro dei miei genitori penalizzato nella vita privata e negli affetti – mai a casa se non la sera tardi, niente festività, non vedevo mai mio padre – io volevo una vita normale con tempo per gli amici e per me stesso, ma quando ho cominciato a lavorare al suo fianco due anni fa qualcosa è scattato in me. È nata un’intesa che mi ha fatto cambiare idea. Ora ci confrontiamo tutto il giorno e il nostro rapporto è maturato".