Da dove nasce la scelta di tuo padre di acquisire il marchio del pastificio? Un marchio con una storia antica che risale, come scritto in etichetta, al 1876.
“La storia di papà è unica e noi, io e mio fratello, ci vantiamo di essere imprenditori pastai solo da due generazioni. Mio padre era un concessionario di automobili, aveva una società con Omar Sivori a Viterbo. Vedendo, con lungimiranza, il declino di questo mercato torna a Gragnano per cambiare vita. Erano gli anni Ottanta del secolo scorso, il periodo in cui principalmente Slow Food stava riportando l’interesse attorno al cibo, ai territori, alla qualità. Alfonso Iaccarino era un cuoco che portava in alto questo territorio. A un certo punto lui vide il ritorno della pasta di Gragnano, acquistò il marchio Gentile, un brand storico di una produzione difficilissima di pasta: i fusilli fatti a mano con il ferretto. Ma la cosa più affascinante era che lui divenne artigiano della pasta, non aveva comprato il brand e faceva fare agli altri. Volle farla lui la sua pasta. In un’azienda che, tra le altre cose, essiccava a bassa temperatura con l’antico metodo Cirillo, di cui oggi siamo rimasti gli unici esecutori al mondo. All’inizio fu drammatico, non c’erano le competenze, si trattava di studiare e lavorare, i fusilli erano complicatissimi. Io non avrei mai pensato di finire a lavorare in questo settore! Solo la sua tenacia portò al risultato attuale, con mio papà Natale e Pasquale, mio fratello, che oggi sono gli unici possessori di questa tecnica produttiva”.
Come fece tuo padre a creare la rete commerciale con questi problemi da risolvere?
“Il mercato più grande dei fusilli, questa pasta difficilissima, quaranta minuti di cottura, adatta a sughi invernali, era la provincia di Avellino dove lui vendeva la pasta d’estate per accontentare gli emigranti che tornavano a fare le ferie. L’avvolgeva in un incarto blu che, oggi, è il colore del nostro brand e partiva ogni mattina per collocarla. Abbiamo tenuto il nome Gentile perché Zampino, il nostro cognome, non funzionava. E poi perché il nome Gentile è accogliente, oltre ad essere già famoso. L’ultima cosa da dire sulla nostra storia è il fatto che, nel 2008, conosciamo Maurizio Marinella, l’esempio della moda napoletana nel mondo con le sue cravatte. Entra in società con noi, senza fare nulla di preciso in questa attività, e questo, per noi, è stata una scelta di prestigio assoluto. Il nostro blu delle confezioni di pasta è uguale al blu delle sue confezioni di cravatte!”