Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

Per la generazione Z il futuro è a tinte verdi

25/09/2021

Per la generazione Z il futuro è a tinte verdi

Rendere la società in cui viviamo più sostenibile è considerato un obiettivo importante dal 69% della cosiddetta Generazione Z, vale dire da 7 giovani su 10 tra i 18 e i 26 anni. Che affermano, tra l’altro, di apprezzare i piatti tipici delle tradizioni locali, meglio se degustati in trattorie e locali storici capaci di promuovere le eccellenze territoriali ed educare al gusto. È quanto emerge da uno studio di “In a bottle”, magazine online sul mondo e i valori dell’acqua minerale, che ha interpellato 1.100 ragazzi attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community.

Oltre a essere più informate e attente nei confronti dei cambiamenti climatici (Greta Thunberg docet), le nuove generazioni si dimostrano dunque più sensibili verso la sostenibilità in tutte le sue declinazioni: 

rispetto e difesa ambientale (41%), 
sociale (23%), 
alimentare (33%).

A parte l’immediato compiacimento che queste percentuali ci suscitano (i giovani non sono così male, allora, vien subito da dire), non dimentichiamo che, per il mondo della ristorazione, questi ragazzi rappresentano il futuro e in parte anche già l’attuale pubblico, da accogliere, incontrare e soddisfare sullo stesso piano di valori.

I concetti chiave della sostenibilità
Scendendo più nello specifico, allora, a quali concetti chiave viene immediatamente associata la sostenibilità dalla generazione Z? A tre, in particolare:

• rispetto (45%),
• futuro (41%),
• vita (35%).
 

Ambiente, agricoltura, cibo e lotta agli sprechi

Tra le aree considerate di primaria importanza, in cui un approccio sostenibile svolge un ruolo fondamentale, figura l’ambiente (41%), quindi il campo alimentare (32%), compresa la lotta agli sprechi da parte di consumatori e operatori del fuori casa, e infine l’ambito sociale, in cui la maggiore preoccupazione è legata allo squilibrio nella distribuzione delle risorse e dei servizi, considerando che in molte zone del mondo non viene garantito nemmeno l’accesso a beni di primaria necessità. Decisamente secondaria, invece, è considerata la  sostenibilità economica (9%).

Giovani vicini al green allGiovani vicini al green all'agricoltura

Buone pratiche green

Ma come viene poi concretizzata nella quotidianità questa maggiore sensibilità “green”?

• Il primo ambito in cui è messa in pratica è quello della mobilità (58%): è crescente, infatti, il numero di ragazzi che si sposta utilizzando mezzi a basso impatto ambientale, come bicicletta o monopattino.

• Per il 51%, poi, è fondamentale il riciclo, tanto da aver fatto delle ormai famose tre “R”, riduci, riusa, ricicla, il proprio irrinunciabile mantra.

• Segue poi l’utilizzo intelligente delle risorse (47%), grazie alla riduzione dell’uso di elettrodomestici e acqua corrente.

• Infine il punto più interessante per la ristorazione: l’attenzione alla filiera agroalimentare (39%) e la scelta di cibi made in Italy e piatti tipici che, come dichiarano gli stessi interpellati, li porta a frequentare con interesse e soddisfazione proprio quelle trattorie messe tanto a dura prova negli ultimi mesi, considerandole un patrimonio del nostro Paese da tutelare a ogni costo.

Cosa fare in futuro

Per accrescere ulteriormente, nei propri coetanei e non solo, la sensibilità su questi argomenti i giovani interpellati sostengono che occorra educare fin da piccoli a buone pratiche di sostenibilità, cominciando già nelle scuole (53%), così che si possa maturare in modo quasi naturale una “coscienza sostenibile”. Per il 46%, inoltre, una maggiore sensibilità passa anche attraverso campagne di sensibilizzazione e comunicazione in grado di amplificare il messaggio sull’importanza della sostenibilità dal punto di vista ambientale, alimentare, sociale ed economico. Senza dimenticare ovviamente le istituzioni, che devono fare la loro parte proponendo più interventi e politiche (31%) per aumentare le pratiche sostenibili e sviluppare una coscienza sempre più green e rispettosa della natura.

 

Mariangela Molinari

Condividi