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Piccola storia dei tajarìn

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10/06/2022

Piccola storia dei tajarìn

I tajarìn sono l’emblema dell’economia domestica nelle Langhe: farina, uova, olio d’oliva, una spianatoia, il matterello, operose braccia femminili, saggezza di generazioni, un coltello sapiente, il valore del tempo. Sono questi gli elementi che concorrono a realizzare questa pasta che ogni famiglia produce da decenni nelle case di Langa. È talmente diffusa che, molte volte, non rientra neppure nei ricettari domestici, quei quadernetti con la copertina nera che nascondeva le macchie di uova, olio, farina prodotte dalle mani delle donne che li scrivevano al momento.

 

Piccola storia dei tajarìn

Questa è solo una delle rivelazioni che nasconde il bel libro di Luciano Bertello, pubblicato da Slow Food Editore: Piccola storia dei tajarìn. 

 

La prefazione di Carlo Petrini conferma l’importanza di questo piatto per quel territorio che proprio lui ha contribuito a far conoscere al mondo con la fondazione di Arcigola divenuta Slow Food. “A livello personale – scrive Petrini – devo dire che hanno segnato molte tappe della mia carriera di gastronomo… Tra i tavoli della storica Osteria dell’Unione, a Treiso, gestita da una fantastica padrona di casa, Pina Bongiovanni, assieme al marito Beppe Marcarino, davanti a un piatto di meravigliosi tajarìn, germogliò l’idea del movimento interazionale che divenne di lì a poco Slow Food International”.

 

 

Tajarìn di Walter FerrettoTajarìn di Walter Ferretto

Questo libro è un viaggio nella storia della pasta, nel mito di un territorio che da poverissimo è diventato uno dei simboli dell’Italia più bella, nei racconti di mogli, figlie, cuoche alle prese con la loro ricetta dei tajarìn: si, perché, come in ogni ricetta domestica, le versioni sono infinite, il numero di uova per chilo di farina variano da casa a casa, da osteria a osteria. 

 

Si scoprono storie di osterie ormai dismesse, di anziane madri che regalavano l’impastatrice Imperia alle figlie come dono di nozze, di cuoche che hanno tanti di quegli anni che sembra impossibile che lavorino ancora, ma forse sono proprio i tajarìn l’elisir di una vita lunga e sana.

 

Lo scoprirete leggendo questa piccola storia.

 

Piccola storia dei tajarìn

Luciano Bertello
Slow Food Editore
Pag. 175
Euro 14,50 

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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