Da Casotto a Valcasotto, l’arte dell’affinatura
Breve la distanza ma straordinaria la destinazione. Perché Valcasotto, il borgo dei Re, oggi è il paradiso dei gourmet, amanti del buon cibo ma soprattutto del buon formaggio. E che formaggio!
A un passo dai castagni che circondano la reggia sabauda ex monastero, c’è una manciata di case dove si fa archeologia della storia casearia alpina. Il borgo di Valcasotto, infatti, ospita le antiche cantine di stagionatura allestite da Beppino Occelli con dodici diversi legni per diventare una “fabbrica di muffe” per i suoi rinomati formaggi.
L’affinatura è un’arte e l’occhio esperto dei mastri stagionatori trova, qui, l’habitat ideale: la grande cantina addossata alla montagna sprigiona umidità, proprio quella di cui il formaggio ha bisogno, e le muffe nobili fanno la loro comparsa. Il buio, insieme all’azione dell’acqua di sorgente e l’aria di montagna, crea il microclima ideale. I mastri stagionatori selezionano la barricatura naturale scegliendo tra 12 legni, dal faggio al melo, dal pero al ciliegio, e sulle assi riposano i grandi cru: Losa, Cusié (il nome deriva dal dialetto e significa “con quello che c’è), Verzin (da verde, perché erborinato), Valcasotto e Valcasotto di alpeggio. Quest’ultimo è il “formaggio del re”, e pare fosse il preferito da Vittorio Emanuele, quello che ogni anno i contadini gli regalavano per ringraziarlo di aver loro concesso gli alpeggi. Recuperato e reinterpretato da Beppino Occelli è oggi il prodotto di punta.
Ma il borgo di Valcasotto riserva altre sorprese perché Beppino Occelli, imprenditore illuminato che lo ha riportato in vita, ha recuperato anche l’antico mulino costruito in epoca napoleonica per l’uso dei contadini del posto che qui lavorano i frutti dei loro campi: segale per il pane, mais ottofile per le paste di meliga del Monregalese e per la polenta, grano saraceno e castagne da cui trarre una farina adatta a dolci e castagnacci.
Valcasotto è un giacimento di storia culturale delle Alpi, offre cibo per il corpo e per l’anima, tra escursioni in e-bike e panorami mozzafiato, bellezze artistiche e escursioni nella natura.
E, naturalmente, soste rigeneratrici gustando piatti genuini.