Che aria si respira nei consumi di beverage con l’autunno alle porte?
Lo chiediamo a Piero Valdiserra, direttore marketing della Fratelli Rinaldi Importatori S.p.A., una delle più dinamiche e apprezzate società di distribuzione di prodotti alcolici sul mercato italiano.
“Il beverage vive una situazione stazionaria rispetto all’inizio dell’estate e anche rispetto allo scorso anno. In sostanza ci troviamo in un momento di stagnazione di mercato, soprattutto nei vini e nella liquoristica di largo consumo. Mi riferisco alle grappe, limoncelli e agli amari che un tempo venivano consumati con profusione all’interno della ristorazione e che per una serie di concause, quali la congiuntura economica sfavorevole che limita i consumi fuori casa o l’inasprimento delle leggi contro l’alcol, registrano una battuta d’arresto e fanno spostare i consumi in modo significativo dal canale Ho.re.ca. all’ambiente domestico”.
Quali sono invece i prodotti più performanti?
“Si difendono i consumi di bollicine, vale a dire prosecchi, spumanti e champagne che, grazie alla versatilità dei consumi quali l’aperitivo, l’happy hour, e le ricorrenze speciali, ecc. non soffrono, ma al contrario crescono.
Tra i superalcolici si difendono bene i prodotti da miscelazione: rum, vodka e gin, che hanno una forte incidenza nei consumi serali e i prodotti di nicchia che vantano una spiccata identità e che si rivolgono agli esperti e agli appassionati, quali ad esempio il Calvados, l’Armagnac, i rum blended dal colore dorato scuro, i rum invecchiati e cubani o di diverse provenienze geografiche”.
E nei consumi, quali tendenze si percepiscono?
“La sensazione è che sulla falsa riga di quanto è avvenuto nella gastronomia con la nouvelle cousine sia in atto un “alleggerimento” delle ricette nel bicchiere dal punto di vista della gradazione alcolica.
Del resto le sperimentazioni e le ricerche che nel campo della mixologia da parte di un numero crescente di barman professionisti, lo testimoniano. Sono segnali frammentari e talvolta slegati tra loro, ma sembra che questa sia la direzione imboccata dal settore”.