Il progetto sostiene il lavoro dei pizzaioli attraverso l’utilizzo di farine di qualità da filiere protette, per migliorare l’impatto delle pizzerie sull’ambiente, favorire un approccio etico al lavoro privilegiando altresì l’attenzione alla stagionalità e prevenendo lo spreco alimentare
“La sostenibilità è una filiera, solo se tutti gli attori contribuiscono correttamente a rispettarne i principi con azioni meritevoli la filiera può scorrere e raggiungere il suo obiettivo”: con queste parole Giorgio Agugiaro ha concluso i lavori di una lunga giornata di approfondimento organizzata per fare il punto sul movimento nato dall’intuito di un’azienda lungimirante – Agugiaro&Figna Molini – insieme a un gruppo di pizzaioli che hanno scelto di crescere e progredire guardando a un futuro sostenibile per la categoria e per il prodotto.
Si è svolta infatti lo scorso 3 dicembre la seconda tappa del Pizzaiolo per il Cambiamento, che ha affrontato il tema Chiedersi perché. La strada del cambiamento.
Appuntamento a Valdobbiadene, ospiti di Bortolomiol, al Parco della Filandetta – Wine&Art Farm, nel cuore del territorio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG dove l’azienda vinicola ha la sua sede.
Una scelta che rispecchia perfettamente l’idea del cambiamento in quanto evoluzione dei costumi, dei metodi e degli obiettivi. Il binomio pizza-bollicine, infatti, sembra essere la nuova tendenza, l’abbinamento che mira a rompere gli schemi e sta conquistando il pubblico.
La pizza, che secondo Coldiretti solo in Italia registra un +14% nei consumi con una produzione di ben 2,7 miliardi di pizze all’anno e le bollicine, categoria trainante per il mercato dei vini nel 2024, con il Prosecco che cresce in valore al +4.2% (fonte: Nomisma) sembrano, dunque, destinate a incontrarsi e collaborare per costruire un futuro sostenibile.