Gli amari non sono tutti uguali. Pratum è l’esperienza proposta dalla distilleria trevigiana Bonaventura Maschio: un amaro sorprendente nato dai Prati Stabili, selezionati per garantire la conservazione delle biodiversità di un territorio dove le erbe nascono e crescono in modo spontaneo e dove l’intervento dell’uomo si limita solo a proteggerne la purezza. Le sette erbe di Pratum sono le sue sette anime: Achillea, Timo Serpillo, Centaurea Minore, Mentuccia Selvatica, Piantaggine, Caglio Zolfino e Cardo, essenze conosciute per le numerose proprietà officinali e raccolte secondo regole antiche ma tutelate da regolamentazioni regionali.
“Pratum ha un grado alcolico moderato e degustandolo si riconosce la naturalità del bouquet di erbe, le note del timo, la fragranza della mentuccia e la dolcezza di base che non infastidisce” spiega Andrea Maschio. Annodata attorno al collo di ogni bottiglia di Pratum si trova un piccolo bugiardino con la breve storia di ognuna delle sette piante erbacee: ad esempio del Caglio Zolfino si racconta che sia un efficace rimedio contro l’ansia, un naturale dispensatore di serenità e che venga chiamato anche Pagliericcio di Nostra Signora, dalla leggenda che la colloca nel pagliericcio della mangiatoia di Betlemme.
L’amaro Pratum è perfetto degustato nel bicchiere Binomio, composto in realtà da due bicchieri indipendenti e sovrapponibili: l’amaro viene versato nel calice superiore mentre l’inferiore, del tutto separato, può contenere del ghiaccio tritato per raffreddarlo senza diluirlo, oppure le stesse erbe dei Prati Stabili o ancora tante idee stuzzicanti per accompagnare ed esaltare i sapori di Pratum.
Per informazioni:
www.primeuve.com