E dieci! Sono gli anni che sono trascorsi da quando cinque amici ristoratori si sono trovati per ragionare sul futuro di quel luogo magico e unicamente italiano che risponde al nome di trattoria. I loro nomi e le loro provenienze:
Alberto Bettini di Amerigo dal 1934, Savigno (BO);
Franco Malinverno del Caffè La Crepa, Isola Dovarese (CR);
Sergio Circiella della Trattoria La Brinca, Ne (GE);
Augustin Devetak di Gostilna Devetak, San Michele al Carso (GO);
Moreno Balzoni della Locanda del Gambero Rosso, San Piero in Bagno (FC).
Per cinque anni si sono incontrati, hanno discusso e collaborato fino alla decisione di trasformare i loro appuntamenti in qualcosa di più strutturato, da estendere anche ad altri, ma con parsimonia e con un principio: “ci dobbiamo piacere tutti”.
Nasce così il marchio delle Premiate Trattorie Italiane che si allarga a:
Paolo Reina dell’Antica Trattoria del Gallo, Gaggiano (MI);
Pietro Zito di Antichi Sapori di Andria (BT);
Giuseppe Carollo di Nangalarruni, Castelbuono (PA); la
famiglia Visconti della Trattoria Visconti di Ambivere (BG);
Mariangela Russo della Locandiera, Bernalda (PZ);
Riccardo Bosco di Boivin, Levico (TN).
I dieci osti, nei giorni scorsi a
Savigno sui Colli Bolognesi, hanno festeggiato l’avvenuto riconoscimento di Premiate Trattorie Italiane come associazione ufficiale, con tanto di statuto, progetti, consiglio direttivo e presidente. Quest’ultimo è
Federico Malinverno, giovane responsabile di sala del Caffè La Crepa, che sul palco allestito in strada a Savigno, davanti ai 150 ospiti di una cena tutta italiana, ha spiegato così le Premiate Trattorie Italiane: “Ora ci siamo, con le nostre idee, con la nostra visione della cucina regionale italiana, con il nostro senso dell’ospitalità anche questo tutto italiano. Abbiamo anche deciso di aprire le porte ad altri amici, che si riconoscono in questi valori, per diventare davvero i rappresentanti della trattoria italiana in ogni regione. E con il desiderio di ringraziare e premiare le 18 persone che, in questi due anni, hanno riempito di timbri il nostro passaporto, venendoci a visitare tutti”.
Infatti, le Premiate Trattorie Italiane consegnano, ad ogni ospite delle loro trattorie, un passaporto da far timbrare in occasione della visita. In 18 hanno completato il giro con alcune migliaia di chilometri all’attivo: ospiti della cena del nuovo corso, hanno ricevuto in omaggio anche una confezione di eccellenze gastronomiche italiane e i vini offerti dal Consorzio Vini dei Colli Bolognesi.
La strada di Savigno è stata la vera protagonista di questa festa di alta cucina, spaziando dalle straordinarie canzoni di
Pierangelo Bertoli, cantate dal figlio Alberto, ai finger di: Caffè La Crepa,
Lambretta Spritz (kir populaire dedicato al Lambretta Club; Trattoria La Brinca,
Torta di riso e pane di noci con pesto al mortaio; Lokanda Devetak,
Vasetto estivo e l’orto di Sara; Trattoria da Amerigo 1934,
Millefoglie di tosone, mortadella, pesto di rucola e polpetta di bollito e majonese all’aglio.
La cena ha rappresentato l’apoteosi di cosa significa
rispetto della stagionalità e della cucina regionale italiana. Ha esordito La Locandiera con
A’ Crapiat (zuppa di legumi misti con orzo e farro): poi è stata la volta, nell’ordine, di Antichi Sapori con
Fusillo con Melanzane, pomodoro, finocchietto selvatico della Murgia e burrata, Trattoria Visconti con
Gnocchi di polenta con Buon Enrico (coste bianche) e Formai de Mut (formaggio d’alpeggio), Hostaria Nangalarruni con
Filetto di maialino madonita ripieno al pecorino e verdure di campo, in salsa di funghi di bosco, Antica Trattoria del Gallo con
CheeseCake estiva ai frutti rossi, e i pani, per aperitivo e cena, di Boivin.
Che dire? Premiate, se lo meritano davvero.
www.premiatetrattorieitaliane.com
Simona Vitali