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Prepararsi a Terra Madre Salone del Gusto 2024

23/09/2024

Prepararsi a Terra Madre Salone del Gusto 2024

È ormai alle porte, dal 26 al 30 settembre, la quindicesima edizione di Terra Madre Salone del gusto 2024, la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari, che quest’anno pone come tema centrale la necessità di instaurare una nuova relazione con la natura, giusto attraverso il cibo, che alla terra ci riconduce.
E c’è da scommetterci che questo tema verrà affrontato attraverso le più diverse angolature, come promette un programma ricchissimo e molto accattivante, di fronte a cui è bene non farsi trovare impreparati.
Considerata l’entità dell’evento consigliamo di studiare anticipatamente il proprio percorso preferenziale, per non pentirsi di aver perso appuntamenti o spazi di interesse.
Iniziamo con il dire che la location prescelta si conferma anche quest’anno il Parco Dora di Torino, simbolo di forte rigenerazione della città, laddove sono state dismesse cinque fabbriche della Fiat e della Michelin attive fino agli anni ’90. L’ingresso è gratuito - nelle fasce orarie 15:00-23:30 il giovedì; 10:00-23:30 da venerdì a domenica; 10:00-18:00 il lunedì - e può avvenire da due lati.

Dall’ingresso Mortara si entra nel merito del vivere Slow, potendo accedere a un grande orto Slow Food e lì acconto lo spazio slow Food (progetti, campagne, pubblicazioni, sala incontri). La tappa successiva è Nutrire la città, palcoscenico dedicato all’ecosistema urbano, alle food policies e al tema dello spreco alimentare. C’è poi uno spazio dedicato alle proposte di viaggi sostenibili, Lentamente viaggiare.

Dall’ingresso Borgaro si accede a un viaggio gastronomico tra reti tematiche Slow Food, storie di salvaguardia di varietà, territori e tradizioni attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food (quest’anno sono circa 180, di cui 28 novità assolute) e non solo. Segue il Mercato italiano e gli spazi delle regioni, per entrare nel vivo della biodiversità dello Stivale.
Nel cuore del Parco Dora lo spazio più emozionante: il Mercato internazionale, che riunisce Presìdi Slow Food e prodotti provenienti dai cinque continenti. Ci sono poi gli eventi degli spazi internazionali e l’area dedicata alle Slow Food Farms, dove scoprire tutti i segreti del modello agroecologico. Segue lo spazio Noi custodiamo natura, dedicato alle terre alte e ai loro custodi (come la rete Slow Food dei castanicoltori o il nuovo Presidio dei prati stabili e dei pascoli).
 

Prepararsi a Terra Madre Salone del Gusto 2024

Da non perdere almeno qualcuna delle conferenze o incontri organizzati per approfondire i grandi temi con ricercatori, esperti e produttori che si alterneranno in tre arene e in molti altri spazi.
Citiamo solo alcuni nomi: Michele Serra, Moni OvadiaMiguel Altieri, dal Cile, coordinatore generale del programma dell’agricoltura sostenibile delle Nazioni Unite; Federico Faggin, uno dei padri della Silicon Valley che parlerà di rapporto fra natura e coscienza, insieme al teologo Vito MancusoLella Costa, Morgan Ody, dalla Francia, coordinatrice generale di La Via Campesina International; Larissa Mies Bombardi, ricercatrice brasiliana oggi costretta all’esilio per i suoi studi sui pesticidi, Elena Granata, una della maggiori urbaniste italiane, che approfondirà il rapporto fra le città e lo sguardo delle donne, e Filippo Giorgi, unico scienziato  italiano nell’esecutivo dell’IPPC, Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, premiato con il Nobel per la Pace nel 2007. 

E questo solo per dare un’idea di massima di un programma che va davvero approfondito e fatto proprio.
Ci piace, in chiusura, citare uno spazio fra i tanti: You Next Arena, dove si approfondirà il legame tra cibo e salute, parlando di alimentazione e falsi miti, educazione al gusto e diete sostenibili.
Un argomentone solo questo.

a cura di

Simona Vitali

Parma, la sua terra di origine, e il nonno - sì, il nonno! - Massimino, specialissimo oste, le hanno insegnato che sono i prodotti, senza troppe elaborazioni, a fare buoni i piatti.
Non è mai sazia di scoprire luoghi e storie meritevoli di essere raccontati.
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