L’Italia si conferma leader nel settore vitivinicolo: oltre 21 milioni di ettolitri di vino venduti oltrefrontiera.
Più di un bicchiere di vino su cinque di quelli commercializzati nel mondo è italiano. A sancire il verdetto è stato il Centro Studi di Confagricoltura che, analizzando le previsioni dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) per il 2012 sull’export mondiale del vino, assegna al Belpaese il gradino più alto del podio nella classifica dei paesi esportatori di vino.
Nonostante il notevole calo produttivo registrato nel corso del 2012, l’Italia è sempre al primo posto con oltre 21 milioni di ettolitri venduti oltre frontiera e con una quota del mercato mondiale che si attesta al 21,5%, superando Spagna (19,1%), Francia (15%). Argentina e Cile (11,2%), Australia e Nuova Zelanda (8,8%), Stati Uniti (4,3%). Dal 2000 ad oggi, secondo le stime del Centro Studi, si è passati dal 28% di produzione vitivinicola italiana esportata in altri Paesi ad oltre il 50% di nostro vino prodotto che varca le frontiere. Le elaborazioni Ismea dei dati Istat indicano, per l’anno 2012, introiti per 4,7 miliardi di euro, in aumento del 6,5% rispetto al 2011, nonostante una riduzione importante dei volumi esportati. Numeri che, ancora una volta, confermano il primato del “Made in Italy”.
Le informazioni disponibili sull’andamento del vino esportato sono, però, particolarmente frammentarie e carenti o comunque fruibili con tempistiche molto dilatate. Con l’obiettivo di “leggere” con tempestività le dinamiche dei segmenti e dei principali varietali nei più rilevanti mercati esteri di interesse e di valutare con opportuni benchmark le tendenze del settore, nelle scorse settimane è stato ufficialmente presentato L’Osservatorio del Vino, iniziativa promossa da Italia del Vino e condivisa da Unione Italiana del Vino. I “fondatori” hanno individuato in SymphonyIRI Group il partner ideale per competenze tecnologiche e metodologia nella gestione dell’informazione, riservatezza e affidabilità nel rilascio e nella lettura dei dati. Il nuovo ed innovativo progetto fornirà, nella sua fase iniziale, dati dettagliati per macro canale distributivo in Italia e Germania, per totale mercato in Usa, Gran Bretagna, Russia, Svizzera, Cina e Hong Kong, Giappone, evidenziando i volumi e valori di vendita (Sell in) per Vino Rosso fermo, Bianchi Fermi, Rosati, Vini Frizzanti, Spumanti e segmentazioni per i principali varietali per il Vino Confezionato.
“La costituzione dell’Osservatorio nasce da un’esigenza molto sentita dalle imprese, specialmente quelle che si trovano a competere sui mercati internazionali, – afferma Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini – ossia disporre con tempestività di dati di mercato aggiornati e dettagliati. In quest’ottica, Unione Italiana Vini ha lavorato negli ultimi due anni per stilare una casistica dei punti più critici nella raccolta e diffusione dei dati, trovando una sintonia con il Consorzio Italia del Vino, con cui si è avviato un lungo e articolato confronto”.
Antonio Longo