La vendemmia 2011 si preannuncia sotto buoni auspici. A Coccaglio (Brescia), nell'azienda agricola Facceli, è iniziata la raccolta delle uve bianche del Franciacorta per lo spumante più famoso d’Italia.
Secondo le previsioni di Coldiretti, l’andamento climatico potrà determinare un anticipo della raccolta in diverse aree italiane, ma la raccolta dovrebbe essere buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo e c’è da aspettarsi che anche quest’anno l’Italia riesca conservare il primato produttivo mondiale nei confronti della Francia con circa 50 milioni di ettolitri (la Francia si attesta intorno ai 46 milioni).
Le condizioni delle uve, salvo alcune eccezioni in alcune zone vitivinicole del paese per la caduta della grandine a giugno e luglio, sono generalmente ottimali grazie ad una primavera più calda rispetto alla media e ad un'estate che ha generato un’ideale escursione termica tra il caldo diurno e temperature fresche notturne.
L’inizio della vendemmia offrirà opportunità di lavoro a 1,2 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, oltre all’indotto in attività connesse e di servizio.
Altro dato confortante è che il 60% della produzione italiana risulta destinato ai vini di con ben 511 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (332 vini Doc, 60 Docg e 119 Igt).
Confermati i dati relativi all’incremento delle esportazioni del 2011 con un più 14% nel primo quadrimestre rispetto al 2010. A contribuire a questa impennata è stato l’aumento record nei due principali mercati di sbocco della produzione Made in Italy, vale a dire gli Stati Uniti con un +24% e dell’8% nell’Unione Europea. Se il trend sarà confermato anche nei prossimi mesi, per la prima volta il fatturato complessivo realizzato dal vino italiano potrà raggiungere gli 8 miliardi di euro, dei quali ben 4 miliardi di euro realizzati all’estero.