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Primo: non sprecare

27/06/2012

Primo: non sprecare
All’inizio era una lasagna… poi è diventata un simbolo di come si può “termovalorizzare” una serie di prodotti alimentari che, senza l’ingegno di Moreno Cedroni e la determinazione di Andrea Segrè e l’idea di quelli di Caterpillar, sarebbero finiti nella spazzatura.
Stiamo parlando del piatto d’entrata della cena per mille persone andata in scena a Senigallia, sotto l’egida della campagna “Primo, non sprecare” lanciata in occasione del CateRaduno che ogni anno si tiene nella cittadina marchigiana.

“Ogni anno in Italia si sprecano cibi che basterebbero a sfamare 44 milioni di persone, una nazione come la Spagna per intenderci” spiega Andrea Segrè, ideatore di Last Minute Market, uno spin-off dell’Università di Bologna che ha messo il dito nella piaga degli sprechi alimentari, scoperchiando dati che appaiono assurdi in una società civile e buongustaia come la nostra.

A raccogliere l’invito a non sprecare ci hanno pensato quelli di Caterpillar, la trasmissione di RadioDue, che ha lanciato il 5 per 1000: una cena a Senigallia, per mille persone, al prezzo simbolico di 5 euro, dove le pietanze sono state elaborate da Moreno Cedroni, che ha curato anche mise en place e servizio, con i cibi ormai prossimi a scadenza, ma perfettamente edibili, che sarebbero finiti nel termovalorizzatore.
“E’ proprio il termine che non mi piace. Io preferisco termo valorizzare, cioè scaldare e cucinare il cibo, non vederlo ridotto in polveri, magari anche dannose” ha spiegato lo chef ai microfoni di Caterpillar, prima dell’inizio della cena a cui ha lavorato, con la sua brigata, per un’intera settimana.

Mille persone fanno pensare ad una grande cena da sagra, invece non è stato così: tovaglie bianche, sale di Cervia e Olio extravergine DOP in tavola, tutti serviti da una brigata impeccabile. Alla fine tutti un po’ più sensibili e disposti a non gettare yogurt perché scaduti quel giorno o frutta perché imperfetta.
Bravo Moreno, bravi quelli di Caterpillar, bravo professor Segrè. Bravi i mille che sicuramente ne convinceranno altri mille.

Luigi Franchi
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