Non si fa attendere la risposta dell’Anicav (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali) alla dichiarazione ad effetto del ministro Saverio Romano, secondo il quale il 40% del pomodoro consumato in Italia è prodotto in Cina.
"Il pomodoro trasformato è interamente di origine italiana - dichiara l’associazione - Dalla Cina importiamo solo il concentrato (circa 82 mila tonnellate, secondo i dati Istat 2009), di cui il 90% viene immediatamente esportato in Paesi terzi (quindi utilizzato per un’importazione temporanea) e il restante 10% viene ricollocato nei Paesi dell’Unione Europea".
Secondo l’associazione, dunque, il concentrato di pomodoro cinese non rimane in Italia, dal momento che l’esportazione nazionale di concentrato dichiarata dall’Anicav è di 400 mila tonnellate, a fronte di una produzione ferma a 344 mila. Dunque, a essere esportato è anche una parte di concentrato precedentemente arrivato dall’estero.
"Saremmo ben lieti – ha concluso Annibale Pancrazio, presidente dell’Anicav – di avere presto un incontro con il ministro Romano per affrontare insieme tutte le questioni del nostro settore".