Dai mille metri in giù non si può fare! Questa potrebbe essere il principale elemento identitario del prosciutto affumicato di Sauris, a cui da quest’anno è stata attribuita l’IGP (Indicazione Geografica Protetta). Ma la storia e le caratteristiche di questo salume sono altre ancora, a cominciare proprio dalle origini di questo particolare borgo posto in alta Carnia, a 1400 metri sul livello del mare che gli conferiscono il primato di paese più alto del Friuli Venezia Giulia.
Forse è stato proprio l’isolamento che ha spinto gli abitanti di Sauris a sviluppare prodotti e alimenti necessari per la sopravvivenza: da qui le tessiture, mestiere un tempo riservato agli uomini, e la tecnica dell’affumicatura per le carni, in primis il prosciutto crudo.
Questo pregiato salume è al centro di una grande festa che, nei primi due weekend di luglio, occupa ogni angolo del paese e, grazie all’intraprendenza di Pietro Schneider (il cognome più diffuso della piccola comunità) nel lontano 1862, attualmente rappresenta una parte fondamentale dell’economia del territorio.
Basti pensare che nel salumificio Wolf lavorano 60 persone e che l’intera comunità non supera i 400 abitanti. Ma è meglio andare con ordine. Intanto cominciamo con il dire che Wolf è il soprannome con cui la famiglia di Pietro Schneider e i suoi antenati, al secolo Beppino e Licia Petris, sono conosciuti, a tal punto che hanno chiamato l’azienda in questo modo.
Il salumificio Wolf taglierà il traguardo ufficiale dei cinquant’anni nel 2012, ma le origini risalgono alla fama di norcino e ottimo produttore di prosciutti del nonno di Beppino, Pietro Schneider. E li faceva già allora con il procedimento dell’affumicatura gentile.
“Quest'anno si festeggia il 150° dell'Unità d'Italia, nel 2012 toccherà a noi. Anche se le prime attestazioni relative all’attività di salumeria della famiglia risalgono ai primi decenni dell'Ottocento, abbiamo sempre fatto riferimento a una data simbolo, il 1862, anno di nascita di Pietro Schneider detto Wolf, norcino e produttore di ottimi prosciutti, nonno di Giuseppe Petris, fondatore della Wolf Sauris SpA. Per noi – spiegano il pronipote Stefano e Beppino “Wolf” - è un doppio anniversario, i 150 anni di storia ma anche i 50 anni di vita della società. Per prepararci nel migliore dei modi ad un anno speciale, ci siamo regalati un restyling delle nostre etichette, il secondo in 50 anni di attività. Vicino al logo aziendale abbiamo voluto una frase che dice tutto: “A Sauris da 1862”.”
“Il 2010 per noi è stato un anno positivo, anche se le difficoltà sul mercato si sentono e bisogna lavorare sodo senza mai abbassare la guardia. Per la nostra struttura commerciale, di questi tempi, il motto è “testa bassa e pedalare”: per questo – scherza Stefano Petris – siamo entusiasti di essere sponsor della tappa più impegnativa ed emozionante del Giro d'Italia 2011, la Crostis-Zoncolan. Ci siamo messi volentieri a disposizione dell'organizzazione ed il prossimo 21 maggio sulla cima dello Zoncolan ci saremo anche noi, con una “hospitality” e con i nostri prodotti”.
Luigi Franchi
Per saperne di più:
http://www.wolfsauris.it/