Che un ente pubblico porti al rischio di fallimento le imprese è una cosa che non si è mai vista neppure negli stati - banana del mondo, ma in Italia sì.
A dare il via ad un provvedimento che potrebbe indurre in tentazione altri enti è la Regione Lazio che, con una delibera già operativa, concede alla sanità di contrattare una decurtazione del 5% sui pagamenti delle fatture per saldare in tempi certi quanto dovuto.
Se si pensa che il settore sanitario vanta primati di morosità che mediamente superano l’anno è evidente come il provvedimento possa rientrare nella categoria “o mangia ‘sta minestra o salta la finestra”.
Ma Angem (gestori mense) e di Anseb (emettitori buoni pasto), le due associazioni aderenti a Fipe - Confcommercio non ci stanno e denunciano il serio rischio che la delibera, unita al mancato rispetto dei tempi di pagamento comunitari, provochi la chiusura e il fallimento di molte società che operano nel settore della ristorazione collettiva e del servizio sostitutivo della mensa.
“Non solo – sostengono Angem e Anseb – dobbiamo veder ridotta del 5% la somma stabilita da una regolare gara d’appalto, ma dobbiamo anche rinunciare agli interessi di mora che la legge stabilisce essere di 7 punti percentuali sopra il tasso di sconto della Banca Centrale Europea. Oltretutto la delibera si applica indistintamente a tutti i fornitori, senza distinguere tra le società ad alta intensità di manodopera (come mense e chi sostituisce questo servizio che assieme rappresentano oltre la metà dei consumi collettivi fuori casa) e altre società che, con una struttura dei costi differente, possono sopportare la decurtazione del 5% e la rinuncia agli interessi di mora.” Le due associazioni non escludono di ricorrere in sede comunitaria.
Un atto che, indipendentemente dalla portata del fenomeno negativo che rischia di innescare tra le aziende, mette in pessima luce il sistema istituzionale in un momento in cui la fiducia degli italiani verso la politica è alla sua soglia più bassa. Mentre proprio dalle istituzioni dovrebbe venire un esempio di buone regole.