Come ha scritto Umberto Eco, esistono strumenti che, una volta inventati, non possono più essere migliorati. Tra questi, oltre al libro, oggetto prediletto dello scrittore, egli annovera anche il cavaturaccioli, o tirabuscione, meglio noto come cavatappi.
Oggetto di continui tentativi d’innovazione, il cavatappi ha resistito nel tempo nella sua versione originale – quella a spirale, detta anche “verme” – superando brillantemente in termini di funzionalità i vari modelli ad ago cavo, in auge per un certo periodo, che però immettevano anidride carbonica fra vino e tappo o i cavatappi a lame parallele, che si introducono fra sughero e collo della bottiglia ed estraggono il tappo per torsione e che trasformano una pratica quotidiana, peraltro piacevole, in un lavoro di ingegneria meccanica.
Senza nulla togliere al cavatappi automatico Screwpull®, il rivoluzionario strumento da tavolo che apre la bottiglia con una leggera spinta sulla leva, nell’Horeca vince il sistema a doppia leva Pulltex®, che permette di aprire le bottiglie velocemente senza il rischio di rompere il tappo.
E' protagonista assoluto nelle enoteche e ristoranti perché è tascabile e consente al sommelier o al semplice cameriere di procedere al rituale della stappatura in presenza del cliente mediante due semplici appoggi sul collo della bottiglia.
Innanzitutto, tenendo ferma la bottiglia con la mano sinistra, con la mano destra s’inserisce il “verme” del cavatappi al centro del tappo di sughero e, tramite rotazione, lo si fa scendere fino alla fine del “verme”, senza bucare il sughero.
Poi si piega il decapsulatore del cavatappi in modo che tocchi il bordo della bottiglia e si estrae dolcemente il tappo dal collo della stessa con un leggero sforzo con la mano destra, mentre la mano sinistra tiene saldamente il decapsulatore contro il collo della bottiglia. Si procede quindi ad annusare il tappo, per riconoscere eventuali odori anomali e, se il vino non presenta difetti, si serve una piccola quantità al cliente che lo ha ordinato, si attende la sua approvazione e si procede al servizio degli altri commensali seguendo l’ordine consueto di precedenza.