Chissà cosa penserebbe Leo Longanesi nel vedere l’evoluzione del perentorio consiglio che, nel 1956, diede a
Mimmo Amaddeo, pizzaiolo in quel di Milano, di cui adorava la bravura nel preparare la pizza.
“Bergamo è una buona piazza, vai!”, disse il celebre editore e il pizzaiolo concluse l’accordo. “due milioni e mezzo subito e 50.000 lire al mese” ricorda Mimmo “per un locale a Bergamo Alta, dove siamo tuttora”.
Quel tuttora è diventato negli anni uno degli indirizzi più sicuri per mangiar bene a Bergamo; non solo come pizzeria ma come locale multitasking, per usare un espressione di tendenza.
Oggi nel locale lavorano
Roberto e Massimo Amaddeo, due dei sette figli di Mimmo, che hanno improntato
Da Mimmo ristorante con pizza DOC, questo il nome, a luogo di freschezza, accessibilità per tutti e felicità.
“Siamo uno dei posti più grandi della città, con oltre 200 coperti, dove mi piace dire che ogni giorno si riparte da zero: sempre nuovi clienti, sempre piatti ispirati dalla fantasia che solo la stagionalità sa esprimere. Un luogo dove il prezzo deve contribuire anche alla felicità delle persone, quindi accessibile a tutti” racconta Roberto.
Se a questo unisci le storie di cui è ricco questo luogo – “sotto il forno della pizza ci abbiamo dormito per un anno, quando siamo arrivati qui” – e che Mimmo ha trascritto in un paio di quaderni dati alle stampe per i propri clienti, il risultato è garantito.
“Per noi il cibo è sempre stato questo: storia, economia, turismo e cultura” continua Roberto “che però parte sempre dalla centralità del prodotto, della materia prima che deve essere di assoluta qualità. Solo così si riesce nel mestiere di fare cose buone”.
Nelle pizze, ad esempio, l’eccellenza è ottenuta grazie ad una lievitazione di 40 ore, al pomodoro ciliegino di Pachino e a tutto il resto degli
ingredienti che devono avere una caratteristica principale: essere sani.
“E per questo non utilizziamo mai prodotti a basso costo, né lesiniamo sulla manodopera. Occupiamo in media una quarantina di persone, una comunità che si è sviluppata attraverso l’integrazione del lavoro. Siamo del resto orgogliosi del numero di persone che si sono formate tra queste mura”.
Dal 1998, di fronte al ristorante, è stata aperto il negozio Mimì, dove si possono acquistare tutti i prodotti che sono in carta, vini e birre compresi. “È stata una scelta precisa per far capire che i prodotti che utilizziamo, anche in pizzeria, sono di alta qualità”.
Basta scorrere il menu, per averne conferma: Parmigiana di melanzane della Signora Lina, Linguine al pesce spada fresco e capperi con gratinata di pane alle acciughe, Polenta con uovo, Stracchino all’Antica delle Valli Orobiche e tartufo nero orobico, Tagliatelle alla crema di zucca con fresco di capra e polvere di rosmarino, Baccalà mantecato con polenta, Faraona disossata con tartufo nero orobico e salsa di uva fragola. E poi c’è la proposta della Qualità Vicina, giusto per cambiare l’abusato Km zero.
E qualità, per la grande famiglia Amaddeo, è pensare al lungo periodo, come testimonia il disegno di un bambino di sei anni che, armato dei pastelli messi sempre a disposizione al tavolo del locale, ha scritto “Da Mimmo, il ristorante più intelligente che c’è”.
Luigi Franchi
Da Mimmo ristorante con pizza DOC
Via B.Colleoni, 17
24129 – Città Alta – Bergamo
Tel. 035 237480
www.ristorantemimmo.com