Svolta storica per l’Italia. Parliamo dell’Italia che lavora, dell’Italia onesta, l’Italia coraggiosa, che ha voglia di dire e dimostrare chi è, l’Italia che non si nasconde nel pressapochismo, che non si piega alla paura, l’Italia del far bene, dell’orgoglio e dell’impegno. L’Italia di tanti e che vorremmo fosse di tutti.
L’Italia che si stringe in un abbraccio, più bello di quello che farebbe per un goal della nazionale, al Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, i cui soci hanno approvato all’unanimità il nuovo e rivoluzionario Codice Etico nel corso dell’assemblea annuale svoltasi - per la prima volta - in un bene confiscato alla camorra a Castelvolturno, diventato sede del Centro di formazione nazionale del Corpo Forestale dello Stato.
Rivoluzionario per un motivo ben preciso: da oggi per poter aderire al Consorzio di Tutela è condizione pregiudiziale la presentazione, entro la fine di ogni anno solare, del certificato camerale antimafia e, con questo nuovo disciplinare, verranno imposte restrizioni severe a tutti i membri che dovranno impegnarsi a mantenere comportamenti corretti e leali.
“Sulla legalità abbiamo compiuto un’altra nettissima scelta di campo, senza mezze misure e senza tentennamenti: il Codice Etico, che già era stato varato all’unanimità dal cda, sarà d’ora in poi la nostra carta d’identità, il nostro biglietto da visita, convinti come siamo che, prima ancora di buon prodotto, valgono le persone che lo realizzano. E queste persone devono essere al di sopra di ogni sospetto. Tutte. Altrimenti non potranno trovare accoglienza né ascolto presso il Consorzio” ha commentato il Presidente Domenico Raimondo.
Il Presidente della Commissione Agricoltura Ue, Paolo De Castro, ha espresso vicinanza e solidarietà, come ha fatto anche il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Paolo Russo: “La grande partita della mozzarella di bufala campana Dop si chiama tracciabilità, ovvero far conoscere il percorso del prodotto, dall’allevamento fino al punto vendita. Così si rassicurano i consumatori e si affrontano le sfide dei mercati. La mozzarella Dop è stata più forte di ogni momento di crisi e con il Codice etico consolida il valore della legalità. Oggi si fa capire che questo prodotto contiene una sollecitazione etica importante, soprattutto in questo territorio”.
Un plauso all’iniziativa è arrivato spontaneamente anche dallo scrittore Roberto Saviano, che ha inserito la mozzarella di bufala campana tra le 10 cose per cui vale la pena vivere: “La mozzarella di bufala campana Dop ha intrapreso un percorso che da sicurezza alla qualità e dimostra di non essere riciclaggio di camorra… Anche questo significa amare la propria terra e sottrarla alle mafie” ha commentato lo scrittore sulla propria pagina di Facebook e Twitter.
Questa è l’Italia che merita di vincere.
Alessandra Locatelli