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44 colombe in file per 3 col resto di 2” e una che vince, quella di
Michele Falcioni, chef patissier della Pasticceria
Posillipo Dolce Officina, con sede a Gabicce Monte e, da qualche tempo, in viale Ceccarini a Riccione.
Le reminiscenze di un'infanzia punteggiata dall'annuale appuntamento con lo Zecchino d'Oro mi hanno aiutato, grazie al mantra ripetuto ipnoticamente, a superare brillantemente, lo scorso 19 marzo, la nuova sfida proposta dall'ineffabile
Stanislao Porzio: assaggiare 44 colombe in meno di 3 ore e sopravvivere, ma solo dopo aver dato i propri punteggi che, sommati a quelli di autorevoli compagni di giuria, presidente
Fiammetta Fadda, avrebbero decretato quale fosse la miglior Colomba artigianale tra quelle partecipanti a
Regina Colomba 2018.
Oggi, finalmente, possiamo annunciare la Pasticceria vincitrice, perché, a differenza dell'altra maratona del carboidrato (Re Panettone) quando tutto si risolve in una giornata e in quell'occasione i lievitati assaggiati superano gli 80, stavolta, con un apprezzabile senso teatrale, il buon Porzio ha organizzato prima la sessione di selezione e poi, proprio in un Teatro, il Filodrammatici di Milano, la cerimonia di proclamazione, in stile Academy Awards.
Dico subito che non è stato facile individuare la miglior colomba anche se l'averci riunito in una scuola alberghiera, la
Vespucci di Milano, ha agevolato il nostro compito, grazie all'abnegazione di studenti e insegnanti che hanno saputo presentare e somministrare ogni singola colomba con il ritmo giusto per non perdersi in profumi e fragranza dimenticando il compito al quale eravamo chiamati.
I dieci finalisti erano:
- Emanuele Comi della pasticceria omonima, via Cavour 4, Missaglia (LC)
- Alessandro Dall’Alba – L’Ofelee, via Padre Paolo Arlati 2, Merate (LC)
- Antonio Daloiso della pasticceria omonima, via Indipendenza 16/C, Barletta (BT)
- Michele Falcioni – Posillipo Dolce Officina, viale Ceccarini 136, Riccione (RN)
- Gabriele Lolli – Belsito, via delle Rimembranze 29, Serrone (FR)
- Massimiliano Malafronte del panificio omonimo, via Castellammare 162, Gragnano (NA)
- Claudio Marcozzi – Pasticceria Picchio, via Traversa Rampolla 2/4/5/8, Loreto (AN)
- Cristiano Pirani – Pasticceria Chocolat, via Cortevecchia 55, Ferrara
- Anna Sartori della pasticceria omonima, via Volta 8b, Erba (CO)
- Salvatore Varriale della pasticceria omonima, via Nuova San Rocco 3 bis, Napoli
Il meccanismo di valutazione prevede vari parametri come l'aspetto, esterno ed interno, il profumo, il gusto, la corrispondenza con l'idea del dolce e va detto che non sempre i pasticceri si attengono alle regole che, se per il Panettone, sono dettate da un disciplinare ormai consolidato, non altrettanto lo è per la Colomba.
Così capita che la creatività o la voglia di strafare prendano la mano e si abbiano buoni prodotti, ma che poco c'entrano con la colomba che riteniamo tradizionale.
Sicuramente, ed è merito di Stanislao Porzio, di anno in anno i miglioramenti sono notevoli e sempre di più le Pasticcerie che si cimentano. Tutto ciò fa crescere la qualità media e fa un gran bene al mondo dell'Arte Bianca.
Complimenti a
Michele Falcioni che aveva già vinto l'edizione 2016 di Re Panettone, dimostrando uno standard di qualità ragguardevole.
Aldo Palaoro