Si avvicina l’Ora della Terra, prevista per
sabato 28 marzo, la più grande mobilitazione globale per fermare il
cambiamento climatico. L’evento prevede luci spente per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche. Una vera e propria sfida con cui, attraverso il coinvolgimento delle persone, dalle aziende pubbliche e private, ciascuno è chiamato a promuovere
un’azione capace di generare un vero e proprio cambiamento come richiama lo slogan
Change Climate Change – Use your power. Nato come evento simbolico, con lo spegnimento delle luci
a Sydney in Australia nel 2007, Earth Hour
è cresciuto fino a coinvolgere 7.000 città e 162 paesi e territori.
Dal momento che il 2014 è stato registrato come
l’anno più caldo sulla Terra a partire dal 1880, e che da allora la temperatura media della superficie terrestre
è aumentata di 0.8 gradi C,
si può capire come il cambiamento climatico possa rappresentare una delle
minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità e la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra.
Dunque sabato prossimo
i monumenti più famosi del mondo resteranno al buio e tutti i sostenitori nei cinque continenti potranno utilizzare
l’Ora della Terra per promuovere soluzioni al cambiamento climatico: dal sostegno all’installazione di energia solare, alla lotta alla deforestazione, dalla legislazione all'istruzione e le pratiche commerciali eco-responsabili.
Tra le altre iniziative
Earth Hour 2015 ci sono progetti che includono
lobbying per la legislazione del clima in Nepal, Uganda, la Russia e l'Ecuador; fornitura di accesso a
fonti di energia rinnovabili in India, Filippine, Taiwan e Tanzania; ricerca di
soluzioni finanziate dal basso per lo smog in Corea del Sud; creazione della
consapevolezza sul cambiamento climatico nelle scuole in Svezia, Finlandia, Cipro, Cina, ex Repubblica iugoslava di Macedonia. Inoltre, Earth Hour offre una piattaforma
di crowdfunding per raccogliere fondi per la conservazione ed il clima con progetti locali del WWF in tutto il mondo. Nel 2015 i progetti comprendono il Portogallo, Indonesia, Nuova Caledonia, India, Filippine, Uganda e Colombia.
Nel 2014 Earth Hour è stato il pilastro per più di
60 obiettivi ambientali, tra cui il divieto utilizzo di plastica nelle isole Galapagos, la messa a dimora di
17 milioni di alberi in Kazakhstan, la fornitura di energia rinnovabile con cucine a basso impatto per le famiglie in Nepal e Madagascar, la promozione dell’uso di
stufe a basso consumo di carburante e la riduzione dell'impronta di carbonio di migliaia di scuole.
EARTH HOUR IN ITALIA
Sono oltre
55 i comuni che, ad oggi, hanno aderito a Earth Hour 2015: verranno spenti i monumenti e chiese, dalla
Basilica di San Pietro al Castello Sforzesco e Palazzo Marino a Milano, dal
Palazzo Accursio di Bologna all’Arena di Verona. Tra gli spegnimenti inediti non poteva mancare
Expo 2015 che a Milano, a un mese dall’inizio della esposizione dedicata al cibo, spegnerà
l’Expo Gate dove sono previste attività di animazione fin dal pomeriggio. Per trascorrere l’Ora di Buio verranno organizzate
cene al lume di candela, spettacoli di danza in piazza, attività con bambini.
Anche alcune delle Oasi WWF aderiscono organizzando eventi dedicati per quella sera, da
Orbetello e Orti Bottagone in Toscana a
Macchiagrande nel Lazio, da
Alviano in Umbria al
Bosco di Vanzago in Lombardia.
Lucilla Meneghelli