A tavola con classe
L’offerta gastronomica, in questo contesto così variegato, è il fiore all’occhiello perché studiata con estrema meticolosità per accogliere sì una clientela esigente e raffinata in primis - non si capita per caso al Saint Georges ma per fedeltà al luogo e all’ambientazione classica - e progettata con grande lungimiranza perché i clienti di oggi si armonizzino che le nuove generazioni, i clienti di domani. La transizione in atto, che parte proprio da uno staff giovane e intraprendente, mira ad attrarre e coinvolgere chi aspira a una cucina innovativa, chi guarda oltre i gusti tradizionali per abbracciare nuovi stili e sapori insoliti. Il giusto bilanciamento di questa ricetta piena di ingredienti diversi è l’obiettivo di Roberto Conti e Giuliano Fusaro, e lo dimostrano con un menù delicato, elegante e accattivante. Ricette storiche personalizzate, spiega chef Giuliano Fusaro: “Abbiamo scelto alcuni piatti storici della tradizione italiana e del ristorante e li abbiamo alleggeriti, armonizzati e dato un tocco di originalità con attenzione alla stagionalità e alla sostenibilità. Come antipasto, accanto a icone come la catalana di crostacei offriamo per esempio l’alternativa sedano rapa, cavolfiore, topinambur e scorzonera, piatto vegetariano delicato e avvolgente, oppure la capasanta, polpo, patate e champagne col bergamotto che rinfresca e aromatizza. Il risotto allo champagne, raffinato ed elegante, resta intoccabile ed emblematico e i clienti lo chiedono; ma proponiamo anche il tortello di baccalà con limone e olive. Abbiamo introdotto ingredienti esotici in piatti classici, per dare una sferzata di contemporaneità come nella ricciola con senape, cavolfiore e pak choi con salsa al vino bianco; scegliamo le carni selezionando la materia prima accuratamente come per il lombo di agnello, porro bruciato, lattuga alla plancia e salsa alla liquirizia”.
Giuliano Fusaro, nato a Milano ma di origini friulane, appare come un bell’esempio della nuova generazione di cuochi italiani. Diplomato al Carlo Porta, istituto alberghiero tra i più prestigiosi, afferma: “La scuola mi ha fatto capire cosa volevo fare nella vita, mi ha dato uno scopo e gli strumenti per raggiungerlo”. Ama il suo lavoro e, appassionato, guarda oltre le mode e le tendenze, cerca il suo stile personale che appare tecnicamente equilibrato e armonioso, originale con giusta misura. Non vuole strafare, segue la sua strada con maturità esemplare. Appena trentenne, ha già accumulato esperienze molto formative presso cucine importanti, l’ultima presso Terrazza Duomo 21 a Milano dove entra in sintonia con Roberto Conti. Da questo incontro inizia la nuova stagione del Saint Georges Premier: sarà una lunga buona stagione.