Il principio è semplice: se inquini, paghi, ma sarebbe riduttivo parlando di una società come il Gruppo Veneto, che produce e imbottiglia l'Acqua San Benedetto, quella della rondine, infatti, con la presentazione delle nuove bottiglie della linea Eco-Green non si annuncia una discesa in campo in difesa dell'ambiente, ma si confermano, con nuovi fatti, una filosofia ed un comportamento coerente che vengono sostenuti da azioni e investimenti che risalgono ad anni nei quali la coscienza verde era appannaggio di pochi.
Fin dagli anni '80, San Benedetto ha investito per innovare i propri processi produttivi al fine di orientare tutta l'attività industriale verso l'ecosostenibilità. In tempi recenti si è voluto dare maggior rilievo a questo comportamento, affinché ci fosse, non solo un riconoscimento formale, ma un impegno pubblico a garanzia di un'utenza responsabile ed informata.
Già dal 2009, con rinnovo nel dicembre 2011, il Gruppo Veneto ha siglato un accordo con il Ministero dell'Ambiente che la pone come la prima realtà del settore a promuovere un processo volontario di mappatura dell'impronta di carbonio per arrivare a confezionare acqua minerale ad emissioni di CO2 totalmente compensate.
Nella pratica, visto che dalle analisi emerge che proprio le bottiglie sono responsabili del 50% di emissioni nocive, si è deciso che il 100% delle emissioni di CO2 dell'intero ciclo di vita della nuova linea di prodotti “Eco-Green” siano compensate attraverso l'acquisto di crediti di carbonio di tipo VERs (Verified or Voluntary Emissions Reductions) che finanziano progetti legati alla riduzione dei gas effetto serra.
Aldo Palaoro