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Sempre più bio nelle mense scolastiche

30/09/2015

Sempre più bio nelle mense scolastiche
Con un incremento del 43% registrato solo dal 2010, il numero delle mense scolastiche italiane in cui sono utilizzati e proposti ogni giorno prodotti biologici è passato nel corso degli ultimi dieci anni da 839 a 1.249. Inoltre, in 290 delle mense biologiche, pari al 23% del totale, viene utilizzata una percentuale di almeno il 70% di materie prime bio. I numeri, significativi e di grande impatto, sono stati elaborati da Fedagri-Confcooperative sulla base dei dati Biobank che saranno presentati il prossimo 30 settembre a Expo, nel corso del convegno “Il bio nel piatto. Cooperazione biologica e ristorazione collettiva”.
“Il trend è senz’altro positivo – osserva Andrea Bertoldi, coordinatore del settore biologico dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari –, ma molto si può ancora fare per incrementare l’impiego di prodotti bio nelle mense scolastiche e in genere nella ristorazione collettiva”.
La strada percorsa dal biologico sui banchi di scuola ha conosciuto una tappa importante nel 2000, grazie al contributo della Legge finanziaria, che all’art. 59 prevedeva per “le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche ed ospedaliere (…) l’utilizzazione nelle diete giornaliere di prodotti biologici tipici e tradizionali”. Una norma che le diverse regioni hanno recepito e normato attraverso linee guida, leggi regionali e programmi per l’orientamento dei consumi e di educazioni alimentare, fino ad arrivare, nel 2011, alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dei Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari, parte del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione, sviluppato dal Ministero dell’Ambiente, che quantificano in maniera precisa i prodotti bio che la ristorazione pubblica deve utilizzare. “Se si considera che oltre 10 milioni di italiani, la gran parte dei quali sono bambini e ragazzi, pranza regolarmente fuori casa ogni giorno – sottolinea Bertoldi – si può ben comprendere quanto è importante garantire cibi sani e di qualità anche fuori dalle mura domestiche”.

Mariangela Molinari
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