Un numero crescente di donne in Italia si dedica al catering. Il fenomeno è curioso: è come se, a differenza della ristorazione in cui lo scettro della cucina è passato al mondo maschile, in questo canale la donna si riappropriasse di un settore che le appartiene per tradizione e cultura, tramandandolo di generazione in generazione e delle straordinarie capacità culinarie che le competono.
Concretamente questa riconquista si esprime soprattutto con progetti in autonomia, sostenuti da associazioni al femminile o da cooperative rosa, legati in gran parte a idee di solidarietà sostenute da organizzazioni onlus.
Gli esempi si estendono a tutto tondo sul territorio nazionale.
L’Associazione Mondo Donna nasce a Bologna dall’idea di creare un catering multietnico, capace di accogliere e valorizzare, insieme alle donne ospiti del Centro, il loro “sapere” gastronomico.
La cucina quindi come come momento di condivisione, di incontro fra le culture e punto di forza per comunicare il proprio modo di essere e di vivere.
Il catering diventa un veicolo di saperi e sapori di terre lontane da condurre nelle nostre cucina e un’opportunità di lavoro gratificante nei percorsi d’autonomia.
Il progetto è stato replicato anche nella Provincia di Grosseto.
Nell’ottobre 2010, a San Sebastiano al Vesuvio, è stata inaugurata la prima cooperativa di catering bio-solidale tutta al femminile.
La cooperativa, costituita da otto donne si occupa di ristorazione equo-solidale e a kilometro zero, facendo uso solo di prodotti del territorio vesuviano e organizza ricevimenti per cerimonie, banchetti, convegni, congressi e fornisce anche servizio di “cuoca a domicilio”.
Catering Più s.r.l. è invece un’impresa sociale, nata a Genova nel 2006, senza fini di lucro, di ispirazione religiosa delle Suore Gianelliane. Costituita da cinque socie, opera per creare opportunità di lavoro per giovani e donne con il fine di offrire una ristorazione genuina, semplice, di qualità, a prezzi equi nel rispetto del cliente e delle persone che lavorano nell’azienda.
Gli utili dell’attività sono tutti impiegati per contribuire a realizzare iniziative di Solidarietà, di Aiuto ai più poveri, di Promozione umana, soprattutto delle donne, nei luoghi di Missione dove operano le Figlie del Gianelli (Sud America, Africa, India).
Più improntata alla creatività è invece la società fiorentina Arabeschi di Latte, vero e proprio nucleo operativo costituito da 4 donne “architette” designer e creative che rivoluzionano il concetto di “donna-in-cucina”, abbinando ai loro progetti di Eating Events la loro passione per il design, l’architettura, l’ecologia e, naturalmente, per la cucina.
15 anni fa, a Roma, Marion Schurholz, ha fondato “Le Dodici Donne” un catering tutto al femminile: una perfetta sintesi fra l’organizzazione tedesca e la buona cucina italiana. Il risultato è un “miracolo culinario” che ha conquistato la buona società romana. Inaugurazioni, mostre, matrimoni, cocktails e cene da film. In poco tempo le” Dodici Donne” sono diventate un catering di nicchia molto conosciuto.