Dopo 9 anni di vita di “Massimiliano Poggi Cucina” al Trebbo di Reno, Max stava pensando da tempo a cambiargli pelle. Nasce così Serra Sole dove continua a fare la sua cucina d’autore, ma molto vicina alla cucina casalinga, coi contenuti tecnici e valoriali che si è costruito in tanti anni di esperienza. In primo piano ha messo l’inclusione: il cliente single sarà sempre benvenuto, così pure il celiaco, chi soffre di altre intolleranze alimentari, il vegetariano, chi per credo religioso non mangia determinate cose.
Ha affidato al settore vivaistico di Eta Beta l’allestimento del grande giardino che accoglie oggi i clienti, ma anche all’interno si riconosce l’impronta creativa di Joan Crous con le sue opere in vetro sapientemente disposte nelle varie sale.
Poggi non mira più ad affermare sé stesso, perché la sua “Insalata russa” è sicuramente un grandissimo piatto ma allora erano in dieci in cucina e quel piatto, come altri di sua ideazione, necessitava di molto lavoro. Preferisce fare un passo indietro per dare vita a un tipo di ristorazione che definisce “gastronomia moderna”, dove portare avanti la cultura gastronomica bolognese, con il cliente al centro di tutto, non lo chef con la sua storia. La proposta diventa “semplice”, ma mai scontata, di godimento per il cliente ma anche per il personale di cucine di sala, e che rappresenti al meglio i prodotti del territorio, privilegiando l’uso della brace come cottura primordiale, tanto da avere destinato uno spazio all’aperto per barbecue, affumicatori e persino a una cucina “economica” a legna.
I fornitori, piccoli produttori, coltivatori e allevatori, sono gli stessi per tutti i suoi locali affermando i valori condivisi dalle famiglie ormai molti decenni fa, in tempi in cui ognuna aveva le proprie botteghe di fiducia, a partire dal macellaio che a sua volta conosceva bene i propri fornitori; quindi, la filiera era costituita da una rete di persone.