Domenica 22 marzo il presidente del Consiglio ha firmato un nuovo DPCM che chiude a metà l'Italia produttiva. E' stata adottata una misura che veniva richiesta da giorni ed è chiaro che, in una situazione così drammatica ma altrettanto complessa, procedere per gradi è forse la cosa che appare più equilibrata, ma forse non basta. E' necessario, oltre alle misure predisposte, dare risposte con dati chiari su come si sta sviluppando e dove si sta sviluppando di più il coronavirus.
"La verità dei dati è la premessa di comportamenti collettivi adeguati e necessari a uscire dalla crisi" scrive Riccardo Luna e noi non possiamo che essere d'accordo sulla creazione di un data scientist che risponda al governo e alla società civile, perché solo con un'analisi corretta, puntuale, chiara dei dati nazionali e internazionali potremo capire tutti dove ci sta portando questa pandemia.
Riportiamo qui la disposizione del DPCM del 22 marzo e i codici ATECO delle attività che restano aperte.