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Si tirano le somme del primo Cateringross Food Summit

20/10/2011

Si tirano le somme del primo Cateringross Food Summit
Si tirano le somme del primo Cateringross Food Summit
Il più grande ed ambizioso progetto nel food service è stato lanciato nei giorni scorsi da Cateringross, primo gruppo italiano di distribuzione nel comparto, e la prima mossa si è rivelata vincente.
A Cervia si è infatti svolta la prima edizione di Cateringross Food Summit dove, per due giorni, si sono incontrati la forza vendita delle 51 aziende associate al gruppo con oltre 70 aziende alimentari specializzate nel food service: un workshop che non ha precedenti nel settore, con oltre 450 protagonisti che si sono confrontati su tutto, dalle caratteristiche di nuovi prodotti alle problematiche di logistica e di mercato.
“Il 2010 è stato un anno complesso che ha visto un mercato sottoposto a significative variazioni. Questo ci ha convinti della necessità di un rinnovato posizionamento del gruppo e a dimostrare una visione innovativa degli scenari” con queste parole Alessandro Piazza, titolare di Madia, azienda friulana di distribuzione aderente a Cateringross, ha aperto i lavori del summit di fronte ad una sala strapiena e attenta.
Dopo di lui è toccato a Franco Gialdini, presidente di Cateringross, mettere in luce i valori dell’iniziativa: “Comunicare alla forza vendita il senso di appartenenza al primo gruppo di food service italiano e far capire all’industria cosa rappresenta Cateringross sono gli obiettivi di questo summit” e, al termine delle due giornate, è sempre Gialdini a tirare le somme affermando che “Cateringross da oggi è la novità che comincia a farsi sentire, a mettere in campo 500 persone che rappresentano una forza vendita con una capacità di penetrazione e conoscenza del mercato praticamente uniche, a cui si associa una precisa strategia di sviluppo dei prodotti a marchio in grado di rafforzare e fidelizzare il proprio mercato. In questi giorni è stato lanciato un forte segnale all’industria che ora comincia a riconoscere il nostro ruolo”.
La conferma arriva dagli interventi e dalle dichiarazioni di molti buyer e amministratori delle aziende presenti, tra i più bei nomi dell’impresa alimentare italiana ed internazionale, riassunti nell’affermazione di Aldo Lanero, VP Unilever Food Solution per Italia e Grecia quando dice: “Noi serviamo cinque milioni di cucine in tutto il mondo, vogliamo essere i migliori negli ingredienti e abbiamo l’obbligo di innovare e aiutare gli chefs a crescere. Ma per farlo abbiamo bisogno di voi, della vostra conoscenza del mercato e vi chiediamo di passarci i messaggi che il mercato dà.”
Il peso di una rete d’imprese come Cateringross lo si percepisce dai numeri che Mauro Entradi, direttore generale del gruppo, ha presentato: “584 milioni di fatturato aggregato nel 2010, una crescita del 6,5% nel 2011 secondo i dati finora analizzati. Una presenza capillare nell’Ho.re.ca., a cui si aggiungono quote di mercato nella ristorazione collettiva e nel retail, che ci consentono di mettere in campo un osservatorio privilegiato del mercato che aiuta a conoscere meglio il cliente, la gestione del locale, offrire servizi nuovi, fare selezione.”
Il mercato del fuori casa che oggi conta 230.000 punti di consumo ma, secondo recenti elaborazioni statistiche, nei prossimi cinque anni si ridurrà del 30%: “In questi anni c’è stata troppa improvvisazione, in molti non hanno futuro e solo con una rete d’impresa come la nostra si riuscirà a fare selezione” afferma Stefano Lazzeri, responsabile commerciale di Cateringross e ideatore dell’evento, raccogliendo le parole di Entradi. “Siamo vincenti perché, con la nostra forza vendita, presidiamo i territori, ne conosciamo le potenzialità ma anche i rischi, ma per crescere dobbiamo puntare su una proposta elevata di totale qualità.”
Ed è qui che entra il gioco l’innovazione su cui Cateringross ha deciso di investire nei prossimi mesi: il presidio di tutti i settori del food & beverage attraverso i prodotti a marchio “che diventano esclusivi, con posizionamenti leader grazie a maggior qualità a minor prezzo” spiega Umberto De Marinis, vicepresidente Cateringross, responsabile del settore prodotti a marchio e presidente di Edizioni Catering.
“In Italia il private label nella grande distribuzione rappresenta il 15% rispetto al 50% della Gran Bretagna, e nell’ho.re.ca. i margini di crescita sono ancora molto ampi. Noi abbiamo in catalogo 380 referenze esclusive, con una tendenza alla crescita, che diventeranno il fulcro della strategia di marca su cui stiamo costruendo il futuro di Cateringross e in questo giocano un ruolo fondamentale gli strumenti di comunicazione che abbiamo come la rivista Catering e gli altri prodotti editoriali che stiamo realizzando.”
L’esempio arrivea di lì a poco quando, dopo la presentazione fatta da Roberto Martinelli, direttore di Edizioni Catering, ai 400 ospiti di Cateringross Food Summit viene distribuita la prima edizione della guida “Meglio Prenotare, storie italiane di ristoranti affermati”, un progetto editoriale che mira a comunicare i messaggi che il mercato dà.

Luigi Franchi

Foto di Yuri Faeti©

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