Una prova molto impegnativa,
dunque, per i nostri intraprendenti chef; superata egregiamente fin dal primo
piatto presentato dal padrone di casa Marco Visciola: Tortelli ripieni al pesto,
cremoso di patate e fagiolini, una portata che profuma di classicità ma
nasconde un gusto fortemente contemporaneo. Un’esplosione di sapori, un piatto
non basta…fare il bis è d’obbligo. È la volta di Franco Alberti, che propone il
piatto 100% basilico: un biscotto al basilico, con gel, pinoli caramellati e
una foglia in pastella della stessa pianta aromatica. Il tutto appoggiato su un
brodo al basilico. Un piatto non facile da comprendere nella sua apparente
semplicità dove Aliberti ha lavorato “al contrario” utilizzando le parti meno
nobili del basilico, i gambi, dove il delicato brodo di basilico contrastato
dalla croccantezza lieve della foglia pastellata suggeriscono al cervello
sensazioni che rimangono e preparano a ciò che giungerà poi, il dolce, la fine
del pasto. L’ultimo piatto salato è opera di Alessandro Ravanà che prepara
Salmoriglio al pesto sicano, un carpaccio di triglia di scoglio condito con
pesto di basilico e mandorle, insalata di pomodori verdi e mandaranci Miyagawa
e crema di limoni. Un piatto sontuoso e morbido al palato allo stesso tempo che
ricorda il mare e dove la salsa al basilico è il richiamo al tema in una
fusione meravigliosa di intenti.