Il ponte del 2 giugno non sarà una panacea per il turismo. Lo evidenziano i dati diffusi da Adoc, emersi nel corso di una rapida indagine sui progetti di vacanza degli italiani.
La tassa di soggiorno, il carovita e l’aumento sconsiderato della benzina di questi ultimi giorni sono le cause che faranno rinunciare il90% degli italiani a fare una vacanza di quattro giorni.
“Solo il 10% degli italiani sfrutterà i giorni di vacanza del ponte per mettersi in viaggio – commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – tra i partenti, il 66% opterà per una destinazione italiana, con prevalenza delle città d’arte come Roma, Firenze e Venezia e i lidi turistici marittimi, maltempo permettendo. Il restante 34% preferirà trascorrere le proprie vacanze all’estero, con una prevalenza, per la prima volta, per i Paesi dell’Est Europa. Con l’introduzione della tassa di soggiorno si verificherà quanto temevamo, un calo delle presenze del 5%, che comporterà una perdita di circa 2 milioni di euro per gli albergatori. Una perdita secca, aggravata dalla persistente situazione di crisi del settore”.
Lo scenario che si prospetta, anche per la prossima estate è quello di una vacanza breve: "Non ci sorprende che gli italiani preferiscano la vacanza breve, dato che il carovita e la perdita del potere d’acquisto impongono la riduzione dei giorni a disposizione per le vacanze."
Secondo l’Adoc le scelte della location vedono l’albergo come soluzione preferita dal 32% dei viaggiatori. Sempre più in ascesa gli agriturismi, con il 26% delle preferenze, i bed&breakfast, scelti dal 17% dei viaggiatori, e le terme o spa, meta del 13% dei partenti.
Per saperne di più:
http://www.adoc.org/