Da sempre regina delle tavole tricolore,
la pasta è un alimento semplice e gustoso che offre la possibilità di realizzare piatti di ogni genere, dai più delicati ai più saporiti, da quelli legati alla tradizione a quelli più innovativi e all’avanguardia.
Ingrediente basilare di molte delle cucine regionali del Paese, la pasta può soddisfare anche i palati più esigenti,
ma quale fra gli oltre trecento formati prodotti è il più amato dagli italiani?
Secondo
Academia Barilla, che analizza i dati di una ricerca Nielsen, i tre
formati di pasta più venduti sono
gli spaghetti (di gran lunga i più consumati e certamente i più rappresentativi della cultura alimentare tricolore nel mondo), le
penne rigate – nate nel 1865, quando un pastaio genovese brevettò una macchina in grado di tagliare in diagonale, a forma di penna, la pasta fresca senza schiacciarla – e i
fusilli, diffusisi dapprima nelle regioni meridionali e poi in tutto il Paese. Seguono i tre formati da podio, i
tortiglioni, le
mezze penne rigate e gli
spaghettini, insieme alle
bavette, alle
pennette rigate, alle
farfalle e ai
rigatoni.
Sul sito
academiabarilla.it è già possibile trovare, per ciascuno dei dieci formati di pasta preferiti dagli italiani, sia la descrizione dei condimenti più tradizionali sia la presentazione di una nuova e originale ricetta in grado di esaltarne al massimo le caratteristiche.
Curioso scoprire, come si legge nelle pagine di
“I love pasta” (ultimo volume di Academia Barilla), che i tre fratelli
Guido, Luca e Paolo Barilla preferiscano rispettivamente i fusilli (terzi, a quanto emerge dalle analisi di mercato), le casarecce (fuori dalla classifica dei primi dieci formati) e gli spaghetti, al primo posto in classifica.
Lucrezia Caravita