Quando si viaggia all'estero a volte capita di aver voglia di qualcosa che il nostro palato riconosca e codifichi come italiano, infatti, seppure ormai curiosi ed aperti al nuovo, all'incontro delle culture gastronomiche diverse dalle nostre, abbiamo bisogno, ogni tanto, di sentirci rassicurati.
La prima cosa che ci viene in mente per sentirci come a casa è la pizza, ma il più delle volte incappiamo delusi in pallide imitazioni, allora proviamo col caffè o col gelato, più facili da non sbagliare, ma non sempre. Una cosa sola, allora, rimane, quale sicuro rifugio tricolore, che ci può dare questa certezza, l'Acqua S.Pellegrino, con la sua bottiglia che, quasi, non cambia da più di un secolo.
Stesso sentimento di orgoglio patrio proviamo, o meglio provavamo di più negli anni del grande cinema internazionale dagli anni '50 agli anni '80, quando una bella bottiglia con la famosa stella rossa campeggia tra le mani di un celebre attore hollywoodiano o sul tavolo di scena di tantissimi film. Era il periodo del product placement, quando ancora non sapevamo che si chiamasse così e ogni tipo di prodotto passava tra le mani dei divi sullo schermo, ma l'Acqua S.Pellegrino era più di un prodotto, era l'icona di una Paese, l'Italia.
Non sorprende, dunque, anzi rassicura, appunto, che Expo 2015 e il Padiglione Italia abbiano scelto questo simbolo nazionale che subito, a qualsiasi visitatore che entrerà nei sito espositivo, così come nel padiglione più frequentato o che mangerà seduto ai tavoli della terrazza che si affaccerà al centro dell'esposizione, faccia capire immediatamente di trovarsi in Italia.
Una partnership quasi scontata che Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo S.Pellegrino Italia ha sintetizzato affermando che la scelta di esserci discende dalla consapevolezza che in questo momento abbiamo bisogno di promuovere l'Italia con marchi e aziende che hanno una storia da raccontare che parte dal nostro Paese.
Aldo Palaoro