Un libro pieno di ricordi come solo la cucina riesce a realizzare. Pranzi della domenica, ricette tradizionali, soste in osteria costellano le belle pagine scritte da Erri De Luca in un viaggio anche nella più recente storia d’Italia.
“Ho le papille del 1900” afferma lo scrittore ma in questo caso non ha importanza, le storie che qui racconta stimolano anche altri sensi, la memoria, il piacere, la convivialità, elementi che con la cucina hanno molto da spartire in ogni occasione.
Sono brevi i racconti in questo libro di Erri De Luca ma particolarmente intensi, come quando afferma che “in ogni città che visito per la prima volta assaggio l’acqua della fontana pubblica e il pane di un forno”. Un modo per conoscere le abitudini dei luoghi “perché ogni posto distilla la sua acqua e ha le sue notti per cuocere l’impasto”.
Particolarmente bello il racconto del ragù che inizia così: “Salivano dal fondo della strada gli odori di cucine, a ogni rampa di scale si davano il cambio, a staffetta”. Odori che non connotano ormai più i luoghi, ma per chi ha avuto la fortuna di assaporarli restano uno dei ricordi più intensi di un qualsiasi paese italiano.
A rendere ancor più interessante e utile il libro ci sono le riflessioni di Valerio Galasso, biologo nutrizionista, che riprende queste storie di cibo familiare offrendo una chiave di lettura adatta a ciascuno per un sano comportamento alimentare.
Spizzichi e bocconi
Erri De Luca
Feltrinelli
Pag. 190
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