L’
Aicig, Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (
www.aicig.it),nel corso dell’assemblea annuale tenutasi a Firenze ha rinnovato il consiglio direttivo per i prossimi tre anni, confermando alla presidenza
Giuseppe Liberatore ed eleggendo vice presidenti
Stefano Berni, direttore del Consorzio Grana Padano e
Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma. “É un onore per me poter svolgere questo ruolo a supporto del presidente Liberatore” ha dichiarato Fanti. “Negli ultimi anni il settore agroalimentare e in particolare quello dei prodotti DOP e IGP ha assunto un’importanza strategica per l’intera economia italiana anche grazie all'impegno e alla proficua attività dell'Associazione Italiana dei Consorzi: l'obiettivo ora sarà rafforzare la collaborazione tra i Consorzi, perché fare sistema é fondamentale per migliorare ulteriormente la tutela e la valorizzazione dei prodotti di eccellenza del made in Italy in Europa e nel mondo”.
Aicig raggruppa 56 consorzi di tutela e rappresenta in sede nazionale, comunitaria e internazionale gli interessi e i bisogni collettivi dei prodotti DOP e IGP, giunti al loro ventennale: l’assemblea annuale è stata dunque l’occasione per discutere dell’evoluzione del sistema DOP e IGP e della necessità di studiare piani di sviluppo futuri per un comparto importante che vale circa 10 miliardi di euro, di cui quasi 7,4 sul mercato nazionale.
Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Mario Catania e il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo
Paolo De Castro hanno assicurato tutto il loro impegno a tutela e difesa delle produzioni di qualità, DOP e IGP, affrontando i temi del “Pacchetto qualità”, della necessità di aumentare i volumi delle esportazioni e della trasparenza delle etichette. In merito alla programmazione della produzione, il neo vice presidente Fanti ha espresso in modo particolare “la necessità che disposizioni simili possano essere adottate anche per altri prodotti di qualità appartenenti a comparti agroalimentari diversi”.