Avere l’opportunità, almeno qualche volta nella vita, di seguire concorsi seri di taglio internazionale, mette in grado di capire la natura, meglio, l’autorevolezza, più ancora, la serietà di tutti gli altri.
E bisogna imparare a farlo in questa fase in particolare in cui si tende con troppa facilità a farsi prendere la mano nell’affibbiare titoli su titoli, possibilmente altisonanti, attraverso concorsi appunto.
Troppi campioni mondiali all’interno di una stessa specialità, quando il mondo è uno solo, devono farci interrogare. I concorsi sono stati notoriamente concepiti con la funzione ben precisa far emergere talenti, attraverso una sana competizione, ed è noto che di questi non ne nascono tutti i giorni. Ci salveranno la serietà, le organizzazioni capaci e le giurie profondamente preparate.