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Tolleranza zero la conclusione del convegno “SenzaimbrOlio”

18/09/2011

Tolleranza zero la conclusione del convegno “SenzaimbrOlio”
Si è da poco concluso il convegno “SenzaimbrOlio” di Unaprol, organizzato a Bari dal consorzio olivicolo italiano in collaborazione con il Comando Carabinieri Antifrodi Comunitarie del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
“Questa sarà la stagione della  tolleranza zero – ha tuonato il presidente della Commissione Agricoltura, Paolo Russo -  nei confronti degli attentatori della buona tavola, della salute dei cittadini, del lavoro degli agricoltori onesti e soprattutto del nostro made in Italy”.
Da un’indagine condotta dall’osservatorio economico di Unaprol, e presentata nel corso del convegno, derivano alcune importanti considerazioni: il prezzo medio dell’extravergine nazionale all’origine, nella 35° settimana del 2011, si è attestato su un livello di 3 euro al chilogrammo sulla piazza di Bari. Il primo concorrente del made in Italy è quello spagnolo, con una differenza di prezzo di 1,55 euro a favore dell’italiano. Vale a dire che, da quando è entrata in vigore l’origine obbligatoria in etichetta, il nostro extravergine nazionale è scambiato sui mercati mediamente a un euro in più di quello spagnolo.
“Proprio per questo - ha riferito la senatrice Colomba Mongiello, della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama - va difesa la ricchezza che produce l’origine obbligatoria in etichetta, perché chi inganna il consumatore con giochi di prestigio, deruba i produttori onesti di questo e impoverisce il Paese”.
“Bene allora – ha detto Massimo Gargano, presidente di Unaprol - l’intesa con i Carabinieri antifrodi comunitarie del Mipaaf per rafforzare la lotta alle frodi anche con nuovi corsi per istruire e formare nuovi  Carabinieri con il diploma di assaggiatore di oli extra vergini di oliva”.
Tuttavia, nei supermercati italiani si trovano numerose offerte di oli extravergini a 1,90 - 2,50 euro, mentre un buon olio extra vergine di oliva italiano dovrebbe costare, secondo la stessa indagine di Unaprol, non meno di 6 euro al litro. Infatti si calcola che per il mercato italiano ci sia una disparità tra i consumo annuo stabilito, di 13 kg di extravergine procapite, e quello dichiarato, di sole 3,3 bottiglie di vero extravergine Made in Italy. Un decalogo presentato a Bari, da Unaprol e Carabinieri del Nac, sarà il primo passo verso acquisti più consapevoli.
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